Cefalù: vilipendio delle Forze di Polizia su internet

Ritratto di Commissariato di Cefalù

18 Febbraio 2019, 19:26 - Commissariato d...   [suoi interventi e commenti]

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CEFALU’: VILIPENDIO DELLE FORZE DI POLIZIA SU INTERNET. LA POLIZIA DI STATO RISALE AI LORO PROFILI SOCIAL E DENUNCIA DUE GIOVANI PALERMITANI

 

La Polizia di Stato ha denunciato due giovani palermitani, rispettivamente di 33 e 22 anni, responsabili del reato di Vilipendio aggravato della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze armate”, poichè con l’utilizzo di social network sui loro profili hanno “postato” immagini estremamente offensive ed inneggianti alla violenza nei confronti delle Forze dell’Ordine, nonchè scritte ingiuriose quali “GLI UNICI STRANIERI GLI SBIRRI NEI QUARTIERI - FUCK THE POLICE”  ed altre di analogo tenore.

I fatti, risalenti agli ultimi mesi del 2016, sono stati accertati dagli Agenti del Commissariato di Cefalù dopo un monitoraggio della rete dal quale era emerso che sul profilo “social” di una ragazza era stato condiviso un “post” che inneggiava ad atti di violenza contro gli appartenenti alle Forze dell’Ordine.

A seguito di una meticolosa attività di ricostruzione investigativa, gli agenti, coadiuvati dai colleghi della Digos palermitana, sono riusciti ad individuare l’autore principale del “post” messo in rete: un ventiduenne palermitano che aveva pubblicato nella sua pagina l’immagine di un’autovettura delle Forze di Polizia in fiamme, oltre a scritte estremamente offensive rivolte alle Forze dell’Ordine.

Ulteriori indagini hanno inoltre portato gli investigatori del Commissariato P.S. di “Cefalù” ad identificare un altro giovane 33enne, con precedenti di polizia per  lesioni, rissa, danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale e lancio di materiali pericolosi, in atto raggiunto dal divieto di accesso a manifestazioni sportive (DASPO), che si celava dietro uno pseudonimo, attraverso il quale postava immagini inneggianti alla violenza contro la Polizia di Stato.

I due palermitani responsabili della pubblicazione di tali “post” adesso, per quella che forse reputavano solo una “bravata”, dovranno rispondere del reato di Vilipendio.

Palermo, 14 febbraio 2019