Agostino Terregino, le parole commosse di un suo allievo

Ritratto di Angelo Sciortino

30 Marzo 2019, 21:28 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Le mie parole di oggi a proposito dei funerali dell'avvocato Agostino Terregino sono state dettate dall'indignazione per l'assenza della nostra Amministrazione, che invece avrebbe dovuto onorarlo per la gratitudine, che gli doveva per tutto ciò che aveva dato ai cefalutani e soprattutto a quelli più sfortunati e più deboli. Un Uomo come Agostino Terregino non merita, però, di essere ricordato quasi con rabbia, com'è accaduto a me. Di seguito, perciò, riporto le commosse parole pronunciate dall'avvocato Pasquale Di Paola, suo allievo.

 

Addio Maestro

Quando se ne va una persona a noi molto cara, la rabbia e la tristezza ci avvolgono e ci offuscano la mente a tal punto da non riuscire a trovare le parole adatte per ricordarla in tutte le sue opere e azioni; il più delle volte si rischia di scadere in frasi preconfezionate e, in preda alle emozioni, di dimenticare particolari significativi, facendogli così un torto.

Queste sono le ragioni per le quali non ho mai voluto scrivere per nessuno. Ma oggi, nonostante il dolore che attanaglia il mio cuore, non posso esimermi dal farlo, perché lo devo al mio Maestro di vita e di diritto.

Sarò sintetico, ma spero esaustivo.

La sua grandezza è stata direttamente proporzionale alla sua umiltà: non ho mai, prima di lui, conosciuto una persona così intellettualmente onesta, preparata e riservata.

Quando, oltre 25 anni fa, da giovane procuratore legale appena abilitato, mi consentì di frequentare il suo studio, ebbi immediatamente la percezione di trovarmi al cospetto di un Gigante.

E ciò, nonostante il suo atteggiamento francescano e la sua disarmante semplicità.

Mi resi conto, vivendolo quotidianamente, che i suoi insegnamenti mi avrebbero dato modo di crescere non solo come avvocato, ma soprattutto come uomo.

Impossibile sintetizzare la sua vita, fatta di impegno sociale e professionale: amava profondamente il suo lavoro e fino al suo ultimo respiro ha interpretato in maniera eccellente il suo ruolo di Avvocato con la A maiuscola.

La sua genialità, sotto l'aspetto giuridico, è stata ed è impareggiabile.

Sotto l'aspetto umano, la sua onestà e la pacatezza d'animo sono state davvero incredibili e quasi inverosimili.

Sono testimone del suo lavoro incessante condotto con estremo impegno e abnegazione per rendere Cefalù una città migliore: ed è suo indiscusso merito se a Cefalù sono state realizzate le “case popolari”, così da dare un alloggio dignitoso a molte famiglie in difficoltà; i parcheggi; il campo sportivo, la scuola d'arte e molte altre importanti opere pubbliche, così come è esclusivamente merito suo se oggi esiste un Ospedale di eccellenza.

Senza dimenticare che, da giovanissimo sindaco di Gratteri, negli anni dal '70 al '75, ha intrapreso molte iniziative, che sono poi diventate “belle” realtà (il piano di fabbricazione, il cimitero, il campo sportivo, per citare alcuni esempi).

Purtroppo, però, la vita con lui non è stata generosa: ha sopportato con stoica rassegnazione e carità cristiana la lunga e sofferta malattia della moglie, che ha amato profondamente, non risparmiandosi giorno e notte e accettando una tale condizione senza mai lamentarsi. Ché, anzi, mi ripeteva spesso la frase: “se dovessi tornare indietro non cambierei nulla della mia vita!”.

Questo era l'Avvocato Terregino, un uomo semplice, che nei momenti di difficoltà ha sempre trovato la forza nell'immenso amore che provava per la sua unica figlia, Maria Teresa.

Personalmente sono orgoglioso e mi sento davvero fortunato e privilegiato per essere stato suo allievo e per avere avuto il migliore dei Maestri. E sento di poter esprimere queste parole anche a nome dei colleghi Testa e e Botindari.

Come Cefaludese sono altrettanto orgoglioso di avere avuto un concittadino (seppur d'adozione) di cotanta autorevolezza che non potrò mai ringraziare abbastanza.

Mi dà conforto in questo triste momento pensare, però, che “la morte non ha mai l'ultima parola”, perché le persone con le quali siamo cresciuti e che abbiamo amato continuano a vivere nei nostri cuori e nei nostri ricordi, nonostante non siano fisicamente più accanto a noi.

Da oggi, però, la nostra Cefalù sarà sicuramente più povera di sempre.

Da oggi con il mio Maestro se ne va anche un pezzo di me.

Addio Avvocato Trismegisto.

Addio Maestro di vita e di diritto.

 

Grazie per tutto e per avermi dato il grande onore di potere starle accanto fino agli ultimi istanti della sua esistenza.