Tassazione eccessiva e servizi assenti

Ritratto di Angelo Sciortino

22 Luglio 2019, 14:02 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Qualche amico, rispondendo a un mio commento critico su un suo post condiviso, mi ha detto di essere “propositivo”, come se la critica non avesse una valenza positiva, indicando gli errori da correggere. Dopo le recenti chiacchiere dei rappresentanti di questo governo, insisto ancora sulle mie critiche e propongo, come propositivo, l'esempio dei Paesi in cui si applicano regole migliori per contenere l'eccessiva tassazione, oggi in aumento in Italia.

Il motivo per cui la spesa pubblica è inefficiente è che le entrate derivano non da risorse acquisite attraverso lo scambio volontario, ma attraverso una transazione coercitiva (tasse), in deroga al principio secondo il quale l’allocazione efficiente di risorse scarse si fonda sulla libera scelta del consumatore, in antitesi, appunto, all'allocazione impositiva operata dallo Stato. L’intervento governativo ha sempre un effetto distorsivo: la migliore allocazione delle risorse si ha quando dato un sistema di prezzi, le imprese massimizzano i loro profitti ed i consumatori rendono massima la soddisfazione dei loro bisogni ma ciò implica la libera scelta del consumatore.

L’Italia subisce passivamente la concorrenza fiscale degli altri paesi europei senza riuscire ad imitarne la riduzione di imposte : ha una pressione fiscale REALE attestata al 48% (dato CGIA Mestre) e quella sulle imprese ad oltre il 65% mentre la pressione fiscale media dei paesi OCSE è al 34%: quindi le imprese italiane devono competere con il fardello di un “dazio” interno di oltre 20 punti a causa delle scelte errate dei governi italiani in materia di tassazione e di spesa pubblica e non a causa dei comportamenti virtuosi dei competitori europei.

Ad esempio, la spesa pubblica della Spagna, che ha riformato l’intera pubblica amministrazione, è circa 500 miliardi contro i circa 860 miliardi di quella italiana ovvero il 40% inferiore a quella pro capite italiana e riuscendo a fornire servizi e infrastrutture adeguate alle esigenze dei cittadini spagnoli.

Per l’Italia le voci di bilancio pubblico da tagliare riguardano principalmente i trasferimenti a fondo perduto (circa 50 miliardi) e gli acquisti di beni e servizi della P.A. (circa 140 miliardi): in tutti i decenni passati la velocità di crescita della spesa pubblica è stata quasi sempre superiore alla crescita del PIL. I veri costi della politica sono nelle malversazioni degli acquisti dei beni e servizi della pubblica amministrazione, e nei sussidi: che vanno trasformati in credito d’imposta. Ed anche la trasparenza (casa di vetro) della macchina statale può contribuire alla sua efficienza: attraverso “l’accountability”, cioè il dover rendere conto ai cittadini che possono, in tal modo controllare e recensire, con i loro giudizi , l’erogazione dei servizi, riducendo corruzione e sprechi e indirizzando le modifiche ed i miglioramenti necessari.