La nuova manovra economico-finanziaria del Governo

Ritratto di Angelo Sciortino

19 Ottobre 2019, 21:47 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Ora, io non so di che cosa parlano il Presidente del Consiglio, i suoi ministri, altri politici di questo governo, i giornalisti televisivi e non pochi di quelli dei quotidiani, quando riferiscono dell'approvando bilancio dello Stato. Per maggior chiarezza riporto la tabella che segue, tratta dai dati forniti dal Ministero dell'Economia, e un breve commento per renderla comprensibile a chi di economia ne mastica poco, cioè alla maggioranza di coloro che avranno la bontà di leggermi per non farsi ingannare dai ciarlatani di questo governo, che dimostrano di masticarne meno.

Fonte Ministero dell'Economia

La tabella dice che la spinta - il maggior deficit - è di 16,3 miliardi, cioè lo 0,9 per cento del Pil e che le coperture vengono per 10,9 miliardi da maggiori entrate e solo per 2,7 miliardi da minori spese, che si continua a non avere il coraggio di toccare.

Al netto delle altre misure che vanno sotto l'accattivante denominazione di green new deal, il risultato della manovra sarà molto probabilmente quello più ridicolo che si possa immaginare, perché consumerà inutilmente lo sfoltimento di cui, invariabilmente, si parla nelle settimane precedenti ogni manovra. Il problema è semplice: la riduzione di detrazioni e deduzioni è contabilizzata come riduzione di spesa, ma nella maggior parte dei casi (per esempio: detrazioni per mutui o per spese sanitarie) sarebbe percepita – e in effetti sarebbe – dai destinatari come un aumento di tasse. E così il giorno buono per tagliarle non è mai oggi, ma domani!

Forse c'è poco da fare. Dopo un lungo periodo di crisi, tre anni di ripresa graduale e l'ultimo di stagnazione, la società e l'economia italiana chiedono di essere protette più che di guardare al futuro. E così la manovra del governo Pd-M5s-Leu sceglie di sforzare un po' sul deficit, mentre il rilancio della crescita è rinviato sostanzialmente a domani, quando diventeranno operativi - dopo l'approvazione di tanti decreti attuativi - ambiziosi piani di investimento infrastrutturale, ambientale e sociale, magari nella speranza che questa strategia riceva uno sguardo benigno da una nuova strategia per fare più o meno le stesse cose.

Insomma, come al solito tutto è rimandato a domani! Non credo che il Paese potrà aspettare a lungo questo domani, che ormai ci viene promesso fin dal primo governo Conte. Che cosa accadrà? Forse che questo governo durerà meno del previsto e comunque che una ripresa dell'Italia dovrà attendere anni e che per essa pagheremo lacrime e sangue, come se ci attendesse una vera e propria guerra.

Intanto gli italiani si consoleranno con i programmi televisivi e si trastulleranno con le dichiarazioni dei vari Salvini, Meloni, Conte, Di Maio, Renzi e compagnia simile, non accorgendosi, mentre si schierano in favore del loro preferito, che tutti insieme hanno già compiuto il misfatto di distruggere la loro vita e il futuro dei loro figli.

Credetemi, non ce la faccio più a scrivere, troppa tristezza e altrettanta disperazione ci sono nel mio cuore. Spero di tornare presto sull'argomento, che ritengo di un'importanza cruciale per la vita di tutti.

 

Commenti

Quello che succederà e che prima o poi l'Unione Europea si scinderà in U.E. Nord e U.E. Sud e ovviamente la U.E. sud sarà asservita a quella nord. In tale contesto, verrà messa fine alla finzione dell'indipendenza italiana, e agli italiani verrà tolto il pesante fardello della libertà, come è stato per secoli dalla caduta dell'impero romano. Del resto, come ebbe a dire l'imperatore Tiberio " agli uomini sta bene essere schiavi". E agli italiani in modo particolare!