Si è aperto l'anno sociale 2019 - 2020 della Comunità Masci di Cefalù

Ritratto di M.A.S.C.I. Cefalù

2 Novembre 2019, 15:00 - M.A.S.C.I. Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Con la celebrazione della S. Messa presso la sede sociale di Via Roma, nella serata di sabato 19 ottobre, ed una visita, il giorno successivo, al  "castagno dei 100 cavalli", a quota 550 circa sulle pendici dell'Etna,  si è aperto l'anno sociale 2019 - 2020 della Comunità Masci di Cefalù.

Da tempo era stata avanzata la proposta, tra tante altre, di visitare quello che è stato dichiarato dall'UNESCO nel 2006 "monumento messaggero di pace" e così Domenica 20 Ottobre gli adulti scout di Cefalù hanno raggiunto Sant'Alfio, comune di circa 1700 abitanti della città metropolitana di Catania; ad accoglierli ed accompagnarli nella visita della cittadina, il Per. Ind. Rosario Leonardi, appassionato cultore della storia e delle bellezze di quel territorio ed in passato solerte assessore del Comune etneo, e il geom. Giovanni Nucifora, attuale Presidente del Consiglio.

Dopo la visita alla chiesa madre, dalla caratteristica facciata in pietra lavica, risalente al secolo XVII e dedicata ai Santi Alfio, Cirino e Filadelfo, è stata la volta del Museo della Vite, del Vino e degli antichi mestieri.

Nato all'inizio degli anni 90 per iniziativa del Prof. Rosario Zappalà, il museo conserva attrezzi donati dai cittadini ed un tempo utilizzati nello svolgimento delle attività rurali, in particolare per la coltivazione della vite e la produzione del vino; ospita anche una mostra permanente di fotografie riguardanti varie fasi di vendemmie dei primi del '900. Una parte del museo accoglie una esposizione di vini prodotti nelle contrade che aderiscono all'Associazione  nazionale città del vino.

Dopo una breve sosta al belvedere dal quale è stato possibile ammirare il panorama della costa ionica, da Taormina sino al golfo di Augusta, è la volta del Castagno dei cento cavalli.

Albero millenario (si presume 2000 e più anni) dell'altezza di oltre 20 metri, diametro del tronco di 22 e di circa 60 in chioma, il castagno si presenta composto da tre grandi fusti aventi però, come accertato da recenti studi, un'unica parte interrata ed è considerato l'albero più antico e più grande d'Europa.

La leggenda vuole che una regina, forse di nome Giovanna, con al seguito cento cavalieri vi abbia trovato riparo nel corso di un violento temporale; da qui appunto il nome di castagno dei cento cavalli.

Nel pomeriggio riprende la visita della località montana con una sosta alla Grotta dei ladroni o Grotta delle nevi, a quota 1550 s.l.m., nei tempi passati utilizzata per la conservazione e la lavorazione della neve che, trasformata in blocchi di ghiaccio, veniva commercializzata giungendo, addirittura, sino a Malta.

Sotto la guida dal Presidente Nucifora, appassionato di montagna, ed alla luce di qualche torcia, si scende nella grotta da uno degli accessi per poi riaffiorare ad una distanza di circa venti metri,  dopo aver attraversato la grande stanza sotterranea della niviera.

   

Tutt'intorno magnifiche betulle. Tipica delle regioni fredde del nord Europa (Finlandia, Lapponia, Russia) questa splendida pianta è presente anche sulle Alpi e l'Appennino e in qualche area della Sicilia.

La corteccia bianca e le sparse fessurazioni di colore bruno, quasi nero, conferiscono all'albero un vero tocco di eleganza ed è veramente un piacere godere della loro bellezza.

Un ulteriore salto di quota ed ecco il Rifugio Citelli. Costruito all'inizio degli anni 30 del secolo scorso, il rifugio si trova ubicato nella zona nord-est dell'Etna, ad una quota di 1740 metri sul livello del mare e funge da base (punto base n.15)  per le escursioni lungo i vari sentieri che si inerpicano sul versante vulcanico il cui cratere fumante si staglia nell'azzurro del cielo.

Il magnifico panorama e la temperatura piacevole inducono a prolungare la sosta ma il sole prossimo al tramonto segna l'ora del rientro.

Giusto il tempo di salutare e ringraziare gli amici "santalfiesi" per la loro disponibilità  e la sincera amicizia dimostrata ed inizia il viaggio di ritorno. Non c'è che dire:  un bell'inizio per quello che è il diciottesimo anno di vita della Comunità di adulti scout di Cefalù.