Il passato che consola la mia scelta

Ritratto di Angelo Sciortino

10 Dicembre 2019, 14:34 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Per scoprire quanto sia stato sempre inutile insistere nel cercare di risvegliare le coscienze in questo paese, lascio la parola a chi più di me ha avuto meriti d'ogni genere e che ha lasciato una eredità culturale, della quale in tanti si vantano, non riconoscendone però la vera grandezza.

Le frasi che seguono non sono mie, ma di Enrico Pirajno di Mandralisca, e sono tratte dalle lettere, che egli scrisse ai suoi amici cefalutani durante il suo viaggio in Italia per partecipare alle riunioni del Senato, dopo che il Re lo aveva nominato senatore.

Nella Gazzetta del Popolo venne riprodotto un articolo pubblicato nel Corriere Siciliano sulle coccarde rosse di Cefalù. Almeno, non potendo distinguersi per altro, si fa sentire per queste prodezze!” Firenze 4 ottobre 1961

Le notizie datemi delle miserie di Cefalù, delle coccarde sparse ed altro, se non mi fecero meraviglia certamente m’addolorarono. Ma che cosa intendono codesti miserabili anarchici ? Unitevi perdio, e dategli una buona lezione ! Un tempo si avea in preggio Cefalù perché .....esistevano partiti, ed era città proverbialmente buona; ma oggi sembra che vogliono tramutarla in vera sentina.” Firenze 26 settembre 1861

Sento le miserie di Cefalù e me ne addoloro; ma la colpa di chi è ? E’ di coloro che rifiutano gl’impieghi municipali. L’autorità che non trova pieghevoli ad accettarli coloro che potrebbero ben sostenerli, necessariamente deve scendere alle nullità. Non c’è via di mezzo: o sobbarcarsi al peso della cosa pubblica, o soffrire che le nullità faccino i Donquanqueri !.” Firenze 16 settembre 1861

È trascorso un secolo e mezzo e ancora nulla è cambiato!