Il Pala Tricoli di Cefalù è morto

Ritratto di Rosario Fertitta

18 Gennaio 2020, 10:43 - Rosario Fertitta   [suoi interventi e commenti]

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Il Pala Tricoli di Cefalù è morto.
O, forse, non è mai nato.
Non fosse stato, in questi anni, per l'abnegazione e il "portafoglio" di un gruppo di miscredenti, riunitisi sotto il nome di Real Cefalù, la struttura sportiva realizzata negli anni 90 non avrebbe mai aperto i battenti al pubblico.
La burocrazia ha vinto, come è solita fare in Sicilia.
E nessuno si scandalizza, nessuno protesta, nessuno urla pubblicamente la propria vergogna.
Magari si delega il tutto al bassotto di turno, alle Iene o a qualche altra telecamera mediatica nella speranza di trovare una soluzione.
Manca totalmente la CITTA'.
Manca lo spirito di appartenenza, il senso di civitas.
Hanno scippato l'ennesimo sogno a tanti ragazzini che, ancora, credono nello Sport.
Lo hanno fatto con i silenzi, con l'incapacità, con il protagonismo omissivo.
Non ci sono prossime scadenze elettorali.
Quindi potrà star chiuso fino alle calende greche.
Ed è inutile sperare in altre forme di Giustizia.
Il Pala Tricoli rimarrà, nella storia, il palazzetto "ei fu".
E la responsabilità è di tutti noi, nessuno escluso.
Ovviamente con le debite responsabilità istituzionali.
A questo punto, riprendo una mia vecchia e provocatoria idea: ABBATTIAMOLO e realizziamo parcheggi !
Non abbiamo bisogno dell'ennesimo sarcofago.