Carnival Art 2020

Ritratto di Giuseppa Guercio

29 Febbraio 2020, 13:22 - Giuseppa Guercio   [suoi interventi e commenti]

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Puntuale e sempre presente nel territorio, il Liceo Artistico “Diego Bianca Amato” di Cefalù non poteva mancare a questo ennesimo appuntamento con una interessante esposizione-rassegna (dal 20 al 25 febbraio u.s.) nello spazio polifunzionale dell’ex convento cinquecentesco di S. Caterina, in Cefalù. A conclusione, qualche breve considerazione sui lavori eseguiti nell’arco di tempo che va dal 1988 ad oggi.

Erano presenti in mostra, costumi maschili e femminili nonché le figurazioni in chiave umoristica e spiritosa a tema carnevalesco e non, eseguiti rigorosamente a mano dagli alunni la cui frequenza risale agli anni che abbracciano il suddetto periodo e realizzati, almeno in parte, con materiale riciclato. Vantano la partecipazione ad eventi, a sfilate, a cortei sia a Cefalù che in altri luoghi. Cito ad esempio la partecipazione nel 2014 al Carnevale Termitano e negli anni 2015 - 2016 - 2017 - 2018 alle edizioni di Educarnival di Palermo, ricevendo ovunque entusiastici ed unanimi consensi di critica e di pubblico ed anche premi.

Ed ecco le gigantografie delle “40 carte da gioco siciliane” la cui esecuzione fu effettuata nell’anno scolastico 1988/89. Ottimo lo stato di conservazione nonostante siano trascorsi ben 32 anni dalla loro realizzazione. Le stesse, sono state protagoniste, in varie occasioni, di sfilate, sia a Cefalù che altrove, riscuotendo sempre grande interesse. Si fa notare che i quattro semi delle carte: denari, coppe, spade e bastoni, dall’asso al numero sette furono eseguite su cartoncino spesso e dipinte a mano con adeguate tecniche pittoriche sul fronte, mentre il retro è stato eseguito in serigrafia. Le figurazioni: donne, cavalli e Re furono realizzati con tessuti di vari colori per essere indossati dagli studenti durante i cortei, con simboli dei quattro semi delle carte, portati a mano.

   

Non potevano mancare le simpatiche e gradevoli interpretazioni delle frutta e degli ortaggi. Eseguiti con grande maestria, modellandoli con la spugna prima e completandoli, un attimo dopo, con la policromia di colori appropriati: dalle violacee melanzane, ai peperoni rossi e gialli, ai grappoli dell’uva corvina, al cavolfiore, alla fulva zucca invernale, assieme ad un magnifico piatto ovale contenente la simulata della caponata di melanzane, tipica della nostra tradizione culinaria. In un angolino isolato, troneggiava una pianta di “Fico d’india”. Non poteva non essere presente, la sua assenza sarebbe stata un vero e proprio affronto, se non addirittura un offesa, alla floricoltura tipica siciliana.

   

Ed ancora il gigantesco, rosaceo, realistico, quasi sovrano polpo dai tentacoli snodati, pronto per essere affidato allo chef per la preparazione di un prelibato piatto, degno della migliore degustazione. Nella serie ittica non potevano certo mancare: il pesce spada, il tonno e tutta la gamma del pesce azzurro nei formati dal più piccolo al più grosso. Un contorno di cozze completavano il piatto di portata. Autentico omaggio alla tradizione marinara ed alla dieta mediterranea.

    

Altra serie affascinante e divertente: la panineria e la pasticceria. Quest’ultima la faceva proprio da padrona avendo essa stessa nella realtà un ruolo importante nell’arte dolciaria siciliana e soprattutto palermitana. Ecco lì a fare bella mostra di se,  le “focacce con le panelle” e le “focacce con la meusa” (milza), la regina, ovvero la “cassata siciliana”, i “profiteroles”, e dulcis in fundo, tanto per restare in tema, i famosi “cannoli” decorati come da rigorosa tradizione, con la strisciolina della buccia d’arancia candita e/o con la ciliegina, in perfetta simulazione, in max dimensioni ed a tutto tondo.

    

E per la gioia dei bambini, la zona fiabesca il cui fondale scenografico non poteva che essere il prospetto di un magico castello fatato, con i celebri personaggi del mondo dei fumetti: Pluto, Topolino e la sua perenne fidanzata Minnie ed ancora Cip e Ciop forati per permettere ai più piccini di fare capolino con la testa e farsi fotografare dai genitori.

    

Per le tematiche annesse e connesse al riciclo, abbiamo potuto ammirare le riproduzioni di due opere del futurista Fortunato Depero: “La ballerina” ed “Il gallo”, appositamente scelti dagli esecutori, su esempio dell’Artista che era solito realizzare le sue opere proprio con materiale da riciclo. Facevano parte della serie i “Mascheroni” e gli abiti eseguiti con i fili elettrici in disuso, nonché un abito da sposa decorato con i tappi delle bottiglie di plastica.

    

E, per concludere, a bella posta, abbiamo anche notato le realizzazioni, sempre con materiale riciclato, di scatoloni in cartone, le cui decorazioni sono state ispirate ai colori caldi e folkloristici nonché agli stessi decori dei carretti siciliani, in occasione della partecipazione del Liceo Artistico all’edizione Educarnival 2018 di Palermo.

                                                                                                         Giuseppa Guercio