Il virus corona nel circo equestre della politica

Ritratto di Angelo Sciortino

4 Marzo 2020, 21:59 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Non m'era mai accaduto di assistere dal vivo a un circo equestre come quello che oggi ci offrono i nostri politici, di ogni ordine e grado, più tuttologi di qualsiasi genio. Vero è che ce la stanno mettendo tutta per farci sorridere, ma di fronte al pericolo che non soltanto l'Italia intera e tutto il mondo, ma anche Cefalù corre in questo momento di inarrestabile diffusione del virus corona, non credo che il sorriso possa essere meno amaro del pianto.

Alcuni esempi: il presidente Conte decide, “sotto la sua responsabilità”, la chiusura delle scuole per dieci giorni, nonostante il parere degli scienziati da lui stesso nominati, che la ritengono inutile se non prolungata nel tempo; Casaleggio propone di testare il metodo Rousseau nelle zone colpite dal coronavirus; alcuni organi di stampa diramano la notizia che la Regione siciliana ha deciso di adibire la caserma Botta di Cefalù a ricovero per i contagiati in quarantena. La notizia viene smentita, ma il Sindaco di Cefalù precede tale smentita, prima di prendere un contatto diretto con il  Presidente della Regione, con il seguente comunicato:

Mi rendo conto che in un circo ci sono i momenti degli equilibristi, quelli dei ginnasti, quelli dei cavalli addestrati per le sfilate e così via, ma anche quelli dalle azioni e dalle battute divertenti. Ciò non autorizza però i politici a queste rappresentazioni, perché non risultano divertenti, specialmente in momenti come l'attuale, causa di non poche preoccupazioni dei cittadini. In ogni caso sarebbe opportuno che essi prendessero atto che il prezzo pagato per assistere alle loro divertenti battute è troppo alto rispetto al biglietto per assistere alle rappresentazioni nel circo, che comunque sono più divertenti delle loro.