Un confronto fra la sanità in Italia e all'Estero

Ritratto di Angelo Sciortino

5 Maggio 2020, 22:03 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Troppe parole senza senso circolano in questi giorni di pandemia sui nostri ospedali, sulla nostra sanità e soprattutto sul nostro ospedale Giglio. Ho voluto dare un'occhiata ad alcuni dati dell'anno 2017 e con mia soddisfazione ho trovato in essi la prova che forse il sistema sanitario italiano funziona meglio dei tanti che qualcuno si ostina a considerare migliori del nostro.

Dati di struttura, attività e spese degli ospedali per acuti, riabilitazione e lungodegenza, pubblici e privati (ospedaliero).

Anno 2017

paese

Popolazione

Posti-letto

 

ricoveri

Giornate degenza

Spesa ospedali (mil €)

  

totale

di cui: riabilitazione

   

Germania

82.657.002

661.448

164.266

21.059.705

187.431.375

131.051

Francia

66.864.379

399.865

105.725

12.115.651

120.308.414

104.161

Italia

60.536.709

192.548

25.131

7.020.505

54.830.144

51.970

A guardare la tabella superiore non sarebbe difficile essere tratti in inganno. Sembrerebbe, infatti, che in Italia si spendono per la sanità meno della metà di quanto si spende in Germania e in Francia. Se però proviamo a esaminare più approfonditamente come funziona oggi la sanità, ci si accorge che le cose non stanno esattamente così.

Vediamo preliminarmente la prima differenza. La Sécurité sociale o le Krankenkassen o, da noi, le Asl non rimborsano gli ospedali per il costo dei letti, ma per i ricoveri erogati ai loro assistiti, secondo il numero, il tipo e le tariffe per Drg (Diagnosis-relate groups, raggruppamenti omogenei di diagnosi).

Dalla tabella risulta un’evidente maggiore spesa ospedaliera di Germania e Francia, anche se non sono queste cifre a inficiare il confronto. Il costo per posto-letto italiano risulta di 270 mila euro, quello tedesco di 198 mila e quello francese di 260 mila, che conferma il distacco dell’Italia dalla Germania, ma la avvicina alla Francia. Il costo per ricovero è più alto in Francia (8.597 €) sia rispetto all’Italia (7.403 €) sia alla Germania (6.223 €), dove incide la forte sproporzione dei posti letto (25 per cento) e dei ricoveri di riabilitazione, il cui costo è notoriamente più basso dei ricoveri per acuti. Si conferma quindi che l’Italia ha il più alto costo per posto-letto dei tre paesi, ma è solo perché ogni letto produce il più alto numero di ricoveri in un anno. È la più ovvia spiegazione della differenza di costo per posto-letto in Italia rispetto agli altri due paesi.

In questa prospettiva, pur non confrontando il mix dei tipi di ricovero, gli ospedali italiani risultano più efficienti di quelli francesi e tedeschi: hanno una maggiore “produttività” per posto-letto (il tasso di rotazione del singolo letto è maggiore), una durata della degenza più bassa (7,8 giorni contro i 9,9 della Francia e gli 8,9 della Germania) e un più alto tasso di occupazione dei letti.

Il costo per posto-letto non è, quindi, la causa del più basso numero di quelli disponibili in Italia rispetto a Francia e Germania. Al contrario, l’Italia rappresenta un esempio virtuoso per efficienza ed efficacia del sistema ospedaliero.

 

Il ridimensionamento degli ospedali è un fenomeno mondiale, in atto da almeno 50 anni, dovuto alla tecnologia diagnostica e chirurgica, ai nuovi farmaci, al potenziamento dei servizi territoriali e, non ultimo, all’uso meno inappropriato di queste strutture costose. Oggi si fanno in day hospital o ambulatorio interventi che prima necessitavano il ricovero. È quello che s'intende, per esempio, quando si parla di “eccellenza” dell'ospedale Giglio. Se solo ce ne rendessimo conto! E se se ne intendesse conto la Regione Siciliana!

Commenti

Angelo, ma perché se parli a livello di Nazioni per quanto attiene la sanità  poi tiri in ballo, per un verso o per l'altro, sempre "l'eccellenza" del Giglio? Ne ha i parlato anche accostandolo, in un tuo precedente aricolo,  al turismo. Ma cosa c'entrava? Non riesco più a seguirti! Come ben sai, sono molto limitato culturalmente. Quindi, risparmiami pure il tuo eventuale sarcasmo. E, come al solito non ti invoglio in polemiche ma semplicemente chiederti di farmi sapere se può essere effettuato un dh o a livello ambulatoriale:  "86301 - Asportazione o demolizione locale di lesione o tessuto cutaneo e sottoc. mediante crioterapia (per seduta). Però: il vero codice con la quale viene fatta la richiesta dal medico curante é il 86302. Ma guarda caso, é MANCANTE!!!! E, lo sai perché? Ci sono i codici 86301 e 86303. Se non ricordo male. Quello NO! Informati, anche se so già la risposta. Inoltre, é proprio perchè é nelle grazie della Regione che tu puoi continuare a parlare dell'"eccellenza" del giglio. Altre domande potrei rivolgerti ma, preferisco farle a chi di dovere. E come al solito, chiudo con un TVB e che non interferirò più nei tuoi articoli sul nosocomio.