All’ospedale Giglio di Cefalù arriva l’intensivista Gregoretti

Ritratto di Fondazione Istituto Giglio

19 Maggio 2020, 17:46 - Fondazione Isti...   [suoi interventi e commenti]

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“Mettiamo a segno un altro tassello per la crescita della Fondazione Giglio di Cefalù con l’arrivo di uno dei più esperti intensivisti italiani: il professore Cesare Gregoretti”. Così il presidente della Fondazione Giglio Giovanni Albano, ha presentato il neo responsabile dell’unità semplice dipartimentale di terapia intensiva che affiancherà il dottor Giovanni Malta responsabile dell’unità operativa complessa di anestesia e rianimazione.

 

Nella foto da sx Giovanni Malta, Cesare Gregoretti e Giovanni Albano.

Gregoretti (classe ’56) è docente al Policlinico universitario di Palermo. E’ un esperto in ventilazione artificiale meccanica invasiva e non invasiva con interesse anche nel campo dell’analgosedazione nel paziente in terapia intensiva e delle cure palliative. Ha collaborato con gruppi nazionali e internazionali ed è autore di più di 130 pubblicazioni su riviste specializzate non solo nazionali e di capitoli di libri sulla ventilazione meccanica nel paziente traumatizzato, grande ustionato o in ventilazione meccanica domiciliare. Al suo attivo oltre 250 relazioni ai congressi. I suoi studi sono citati in 3550 ricerche (Scopus).
Gregoretti è in Sicilia dal 2015 dopo aver lavorato in diverse strutture ospedaliere di Torino.

“Con l’arrivo di Gregoretti – aggiunge Albano – contiamo di avviare nuovi progetti di ricerca e di formazione”.

Il presidente anticipa, inoltre, l’inaugurazione a breve della nuova terapia intensiva.

“La mia più grande soddisfazione – sottolinea Gregoretti – è quello di essere affiancato, qui a Cefalù, dai mie ex specializzandi che hanno anticipato il mio arrivo. Il mio sogno è fare crescere i giovani e a Cefalù potrò realizzarlo”.

“E’ un privilegio per noi – conclude Giovanni Malta – lavorare a fianco di un professionista di un così alto profilo umano e professionale a cui diamo un affettuoso benvenuto”.

Commenti

citando Giolitti "le leggi per gli amici si interpretano, ai nemici si applicano".Può darsi che i tre abbiano fatto un tampone faringeo, con esito negativo, e quindi ritengano di non poter contagiare chicchesia!