L'esperienza inesperta e il Comune

Ritratto di Angelo Sciortino

6 Giugno 2013, 18:13 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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E' arrivata un'altra batosta per i cittadini di Cefalù: circa tre milioni di euro da pagare alle Sorgenti Presidiana per le sue prestazioni di potabilizzazione negli anni precedenti.

Batosta, perché essi si aggiungono agli altri dodici milioni di debiti, che avevano spinto la Corte dei Conti a dichiarare lo stato di dissesto finanziario, che è qualcosa di più del marasma finanziario portato alla luce dalla cosiddetta ispezione Vallante, sollecitata proprio dall'attuale Sindaco, allora Consigliere d'opposizione. Se tale dichiarazione non ha avuto ancora esecuzione, lo si deve a un discutibile ricorso al TAR presentato dal Comune e giacente presso la Corte di Cassazione, per decidere sul difetto di giurisdizione sollevato dalla stessa Corte dei Conti. Voglia il Cielo che la Suprema Corte non accolga tale richiesta, perché il dissesto finanziario in atto diventerebbe, con l'aggiunta di tre milioni del Lodo Arbitrale, il funerale finanziario del nostro Comune.

Per cercare di capire qualcosa di più, non limitandomi al commento dell'amico Saro Di Paola e a quello dello stesso Sindaco, mi sono sobbarcato la lettura delle ben 48 pagine, che riportano le decisioni del Lodo Arbitrale. Ogni rigo gronda delle passate responsabilità, politiche e amministrative, quando non pure degli avvocati. Leggere “La difesa comunale ha sostenuto nel corso del giudizio arbitrale che la condotta del Comune non avrebbe valenza di riconoscimento della fondatezza della tesi della Sorgenti Presidiana srl, atteso che tale condotta fu tenuta – pro bono pacis – esclusivamente su impulso del signor Prefetto in attesa di una soluzione giudiziale o arbitrale del rapporto”. Se in un tema al liceo avessi argomentato così, un due non me lo avrebbe tolto nessuno! Non per niente subito dopo si legge “Il collegio non può non rilevare che, anche se su impulso del Prefetto, l'Amministrazione comunale è sempre tenuta al rispetto della legge, dei contratti e delle convenzioni vigenti in forza del principio di legalità. Sicché, se avesse ritenute non dovute le richieste provenienti dalla Prefettura, ne avrebbe dovuto contestare la legittimità...”.

Di altre perle del genere è pieno il documento.

Intanto voglio subito sottolineare che, come se una maledizione pesasse sul nostro Comune, si commettono errori sia quando si agisce e sia quando si cerca un rimedio agli errori stessi. Come in questo caso. Dà il là all'azione il sindaco Vicari, che per essere certa di non sbagliare si sceglie un esperto per essere consigliata, ma costui lo fa con troppa inesperienza, per cui la potabilizzazione, pur se ottenuta bene, non ha influenze positive sulla situazione dell'acquedotto di Cefalù. Passano gli anni, va via il sindaco Vicari e viene il sindaco Guercio, ma l'esperto inesperto rimane. Ancora cinque anni, sparisce l'esperto inesperto e arriva il sindaco Lapunzina.

A lui tocca di resistere alle richieste della Sorgenti Presidiana srl nel lodo arbitrale in argomento. Lo fa bene? Certo, non ha più l'esperto inesperto, ma l'incompetenza e l'inesperienza dei suoi burocrati e dei suoi consulenti rimane ancora. Dovesse averne la volontà, non può fare bene. Dovesse averne la volontà, non credo che ormai possa salvarsi questo Paese.

A meno che...