Sopravvivrà Cefalù a Conte e Lapunzina?

Ricapitoliamo: sia con il decreto del Presidente della Regione e ancor più con il DPCM del Presidente Conte l'economia di Cefalù è destinata a collassare definitivamente. Le azioni della sua Amministrazione hanno preparato tutto, perché il collasso sia più pesante: il Consiglio comunale ha approvato le nuove tariffe TARI e IMU, che imprenditori e cittadini dovranno pagare, seppure poveri in canna; il Sindaco e la Giunta sono riusciti a rallentare ogni attività edilizia, creando disoccupazione e povertà e determinando perdite erariali per le condanne giudiziarie causate da questi rallentamenti.

A nessuno è venuto in mente che tale blocco degli investimenti, unito alla crisi del turismo, diffonde così tanta povertà, che sarà difficile pagare le imposte e le tasse comunali. Guardo infatti le strade quasi deserte, i locali semivuoti, i negozi trasformati in mulini produttori di farina 00 così segnata nelle loro casse elettroniche; penso ai giovani con le assurde tele-lezioni e ipotizzo quella che sarà la loro impreparazione scolastica. Penso e guardo tutte queste cose e infine le condisco con i comunicati del Sindaco e le teleconferenze del Presidente del Consiglio e tutte queste cose messe insieme formano una pietanza dall'odore così rivoltante, che passa l'appetito. Ma forse fanno così, perché sperano che ci disabituiamo ad aver fame!