I comportamenti colposi dell'Amministrazione

Ritratto di Angelo Sciortino

1 Novembre 2020, 22:21 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Mi chiedo spesso se l'epidemia non abbia causato, con i suoi ritardi, danni gravissimi proprio a Cefalù. Danni che vanno oltre i contagi e investono i problemi derivanti dalla cattiva amministrazione, che in questi ultimi anni non solo non è stata capace di risolvere i suoi problemi, ma li ha persino aggravati.

Intanto, non mi si venga a dire che questa Amministrazione ha risolto e quindi chiuso il dissesto finanziario, perché a risolverlo sono stati i commissari e quei creditori, che hanno accettato di accontentarsi del 50% del credito vantato. Sorvolo poi sulle responsabilità della dichiarazione di tale dissesto, perché ne scrissi ampiamente durante i mesi concitati in cui si svolsero i tentativi di evitarlo. Tentativi che dimostrarono l'incapacità dell'Amministrazione precedente, retta anch'essa dall'attuale Sindaco, di agire con le capacità e l'intelligenza richieste, preferendo invece cercare capri espiatori in Simona Vicari e la relazione Vallante. Per confermare quanto dicevo in quel tempo e per rinfrescare la memoria dei lettori, allego in fondo a questo i link di quei miei lontani interventi.

Chiarito questo aspetto falsamente positivo, è il caso di considerare questo presente, che potrebbe rinnovare i danni passati con e per la dichiarazione di dissesto.

Pochi giorni fa il Sindaco ha dichiarato in un Consiglio comunale che non si potevano apportare riduzioni alle aliquote delle tasse comunali, perché esistevano circa tre milioni di debiti in bilancio. Ancora?! Soltanto poche settimane dopo la chiusura del dissesto!? Sembra che all'interno della Casa Comunale ci sia un virus, che colpisce le finanze e di conseguenza le tasche dei cittadini. Un virus che ottenebra la mente di coloro che devono prendere decisioni che comportino la serenità necessaria, affinché si guardi con ottimismo al futuro. Invece no, per colpa di questo virus quelle poche iniziative imprenditoriali capaci di produrre ricchezza e posti di lavoro, vengono mortificate con freni burocratici ingiustificati, che quasi sempre o semplicemente sempre sono stati pesantemente puniti con sentenze di condanna anche alle spese per il ristoro dei danni provocati con l'ingiustificato ritardo.

Tutte queste cose continuano anche per colpa dell'epidemia da Covid, che rallenta anche gli Uffici Giudiziari. Se così non fosse, forse il Sindaco, capo dell'Amministrazione, sarebbe stato già giudicato per l'imputazione, che gli comportò anche l'obbligo di firma al Commissariato; sarebbe stato già giudicato per due querele presentate contro di lui. A parte un'eventuale condanna, che lo costringerebbe a perdere l'incarico per la legge Severino, il ritardo lo rende quasi legibus solutus, consentendogli di continuare imperterrito nella sua azione (dis)amministrativa ai danni del progresso e del futuro di Cefalù.

Non chiedetemi perché agisce così, perché non sono riuscito a capirlo, come non riesco a capire il silenzio dei suoi assessori e dei consiglieri che lo sostengono. Forse sono stati tutti colpiti da un altro virus e quindi il loro comportamento è colposo e non volontario.

Comunque sia, in attesa di una querela, faccio i miei più sinceri auguri a Cefalù!

 

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