Un impianto di illuminazione pubblica non a norma

Ritratto di Angelo Sciortino

3 Febbraio 2021, 21:41 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Certo che di panni sporchi l'Amministrazione deve averne parecchi, se è stata costretta a procurarsi un così lungo filo per stenderli ad asciugare. Almeno così sembra, se è stata costretta a unire i pali d'illuminazione con cavi aerei, che non soltanto abbruttiscono il panorama, visto che ci troviamo nella cosiddetta circonvallazione alle spalle dell'ospedale, ma non rispettano la nuova normativa, che prevede che tali cavi siano interrati.

Un altro motivo mi lascia perplesso. È almeno rispettata la distanza di questi pali dalla sede stradale? Quella normativa che prevede che, presupposta un'altezza massima di 5 metri dalla pavimentazione stradale, la distanza minima tra l'impianto di illuminazione e i limiti della carreggiata deve essere:

a) per le strade urbane dotate di marciapiedi con cordonatura = 0.5 m

b) per le strade extraurbane e per quelle urbane prive di marciapiedi con cordonatura = 1.4 m.

Ma forse io, come sempre più spesso mi accade quando m'interesso delle azioni di questa Amministrazione, vengo colpito dalla mia incapacità a giudicarle con intelligenza. In questi momenti vengo colpito da una sorta di tracotanza, come se fossi un burocrate o un politico. Per fortuna la mia innata modestia mi spinge a comunicare agli interessati il mio giudizio, dando loro la possibilità di correggermi. Certo, se la loro cattiveria è illimitata, aspetterò inutilmente la loro correzione e di fronte al loro silenzio sarò costretto a conservare di loro il mio giudizio negativo.

Accadrà anche, come in passato, in questa occasione?