Cefalù, il ritardo della primavera

Ritratto di Angelo Sciortino

21 Marzo 2021, 21:19 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Oggi, nonostante fosse il giorno della primavera, ha piovuto ininterrottamente e non si prevede una giornata primaverile neppure domani e dopodomani. Insomma, la primavera è in ritardo.

Ho chiesto ad alcuni meteorologi qual è la ragione di questo ritardo, soprattutto a Cefalù, ma le loro risposte non mi hanno convinto. Allora ho cercato sui libri, sperando di trovare altre volte in cui la primavera si è presentata in ritardo, ma anche questo tentativo mi ha deluso.

Non mi restava che starmene accanto alla finestra, triste e amareggiato per la mancanza del consueto sole, a guardare le gocce, che disegnavano sul vetro cerchi, linee e punti, oppure a sentire il loro ticchettio. Non vi nascondo che dopo un po', complice il calore della stufa, sono stato preso dalla sonnolenza.

Avevo chiuso gli occhi, quando il ticchettio delle gocce sul vetro, che erano alle mie orecchie come una musica soave, fu interrotto dal battito delle nocche di una mano. Aprii gli occhi e vidi dall'altra parte del vetro una bellissima giovane donna, che sorridente mi faceva segno di aprirle.

Meravigliato, mi alzai e aprii la finestra. Entrò e disse subito:

Ho sentito la tua voce, che chiedeva spiegazioni del mio ritardo. Io sono Primavera e voglio chiarirtene le ragioni, perché ti riconosco che lo meriti. La colpa non è del tempo, ma di voi cefalutani, e la pioggia è una conseguenza dei vostri errori. Come vedi, io sono asciutta, nonostante la pioggia, e quindi potrei venire anche insieme a essa. Ricorderai le tante volte che hai visto il sole durante la pioggia e poi l'arcobaleno. Non è però questo il caso. Questa pioggia ha uno scopo ben preciso: pulire la città di ogni sporcizia, perché io possa camminare sulle sue strade non sporcandomi. Avete seminato troppa sporcizia e la pioggia ha faticato tanto senza finire il suo compito, per cui ha chiesto ancora un giorno per ultimare la sua opera di pulizia. Quando avrà finito, il sole provvederà ad asciugare tutto e io potrò ritornare. Abbi pazienza, quindi. Vedrai che giorno 24 sarò qui con tanti fiori e tanti frutti.”

Dette queste parole, volò via attraverso la finestra, che mi premurai subito a chiudere, per impedire alla pioggia di entrare in casa. Ritornai a sedermi e finalmente fui sereno. In fondo al 24 mancano appena tre giorni.