RADDOPPIO FERROVIARIO: come si può mettere in sicurezza la paratia di Ogliastrillo?

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30 Aprile 2021, 09:14 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Le soluzioni per mettere in sicurezza la paratia di Ogliastrillo e garantirne la stabilità sotto l’azione della spinta dell’ammasso a tergo non sono molte.
Ciò per due ordini di motivi.
Il primo:
l’impossibilità di eseguirle a monte dove non potrebbero non interferire pesantemente con il traffico sulla strada statale; 
il secondo:
l’impossibilità di ridurle all’esecuzione di ulteriori ordini di tiranti da inserire tra quelli già realizzati.

Infatti, le argilliti sature d’acqua e le quarzareniti fratturate con strati integri di spessore, appena, decimetrico conferirebbero ai tiranti una capacità di ancoraggio della paratia assai scarsa e, comunque, inaffidabile.
               
                                                                                         

La soluzione, pertanto, non può che essere una sola: la realizzazione di un’altra paratia, contigua ed in affiancamento, lato valle, a quella che ha ceduto.
Allineata con quella del primo lotto.
       
La nuova paratia, però, da sola non basterebbe.
In particolare nel tratto del tombamento laddove maggiore è la sua altezza e lungo il quale per contrastare ed equilibrare la spinta che ha causato il cedimento del 7 marzo scorso è necessaria l’azione orizzontale, in direzione opposta alla spinta, che può esercitare una galleria artificiale con caratteristiche analoghe a quella realizzata alla fine del primo lotto.
           
Sarebbe, e con tutta probabilità sarà, un ritorno al passato.
Il “progetto esecutivo”, presentato dalla ToTo il 26 novembre del 2015, prevedeva, infatti, una galleria artificiale lunga 254 metri tra quella già realizzata e la paratia di imbocco delle due canne.
                                                                    
Sarà, però, un ritorno al passato, soltanto parziale perché non potrà esserci continuità tra le due gallerie artificiali.
Servirà una finestra lunga oltre 100 metri.
Non solo perché nelle more della realizzazione della nuova galleria i treni dovranno continuare a transitare ma, anche, perché l’assemblaggio della talpa richiederà ampie aree di manovra a cielo aperto.

Va da sé che per realizzare la galleria artificiale, oltre alla paratia in affiancamento a quella ceduta, sarà necessaria una palificata su cui fondare la parete lato mare della galleria medesima.
Tale parete non potrà che essere tra gli imbocchi delle due canne.
I tempi per realizzare le opere che ho descritto non saranno brevi.
Certamente.
 
Saro Di Paola, 30 aprile 2021