Altro esempio di offesa al Consiglio comunale

Ritratto di Angelo Sciortino

14 Maggio 2021, 07:36 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Il Consiglio comunale del 6 maggio si è chiuso con la promessa del Sindaco che avrebbe querelato il consigliere, che aveva presentato e discusso un'interpellanza, in cui venivano denunziati i danni erariali provocati da cattive scelte dell'Amministrazione e accertati dalle sentenze giudiziarie di condanna.

Certo, avrei preferito che il Sindaco in quella occasione avesse controbattuto con prove e argomentazioni alle accuse contenute nell'interpellanza; accuse rivolte anche contro lui stesso. La mia preferenza, però, conta poco e forse la scelta del Sindaco di scegliere una tribuna giudiziaria invece di quella naturale della sede istituzionale, demandata proprio a simili dibattiti, ha una sua ragion d'essere, che la mia piccola mente non può comprendere.

Comunque sia, l'importante era ed è che tale dibattito si svolga in qualsivoglia tribuna, affinché venga accertato dove sta la verità: nell'accusatore o nell'accusato. Pazientemente ho atteso la notizia della presentazione della querela, ma fino a oggi, a oltre una settimana, tutto tace.

Che democrazia è questa, in cui non si risponde in consiglio comunale, ma si sceglie un'aula giudiziaria? E che vantaggio se ne può ricavare, se si tarda tanto a rivolgersi all'Autorità Giudiziaria? Già i tempi della Giustizia sono così lenti, che spesso essa diviene un giustizia negata, figuriamoci se è lenta pure l'azione di rivolgersi ai tribunali! Ma forse la dichiarazione del Sindaco è stata soltanto una furbizia, per evitare di rispondere, perché non aveva risposte convincenti. Oppure voleva evitare che le sue risposte suscitassero un dibattito, che avrebbe potuto provare coram populo altre responsabilità, che nella sede giudiziaria sarebbero meno seguite dall'opinione pubblica rispetto al dibattito consiliare.

Non nascondo che in questa settimana trascorsa nell'attesa sono stato preso da un'ansia, che non mi ha permesso sonni tranquilli, per cui imploro il Sindaco di presentare al più presto la sua querela. Ove questo non avvenisse, chiedo al consigliere autore dell'interpellanza di provvedere egli stesso di rivolgersi all'Autorità Giudiziaria, visto che questo è il solo modo di conoscere la verità, stante l'inutilità dei dibattiti consiliari, dove il rapporto tra maggioranza e opposizione è, per una legge elettorale sbagliata, di ¾ contro ¼, di 11 contro 5. Attendo, ma non tanto fiducioso.