Un centro fitness sul lungomare

Ritratto di Angelo Sciortino

20 Maggio 2021, 14:45 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Questa è la definizione di lungomare del vocabolario Treccani: “Strada lungo la riva del mare, nelle vicinanze o facente parte della città; è, in genere, spaziosa e sistemata in modo da poter costituire luogo di passeggio.”

Questa la definizione tecnica: “Il lungomare si inserisce nella categoria delle strade di margini, percorso viario tangente alla struttura urbana, riveste notevole importanza nella definizione morfologica della città come elemento di mediazione tra ambiente costruito ed ambiente naturale...Con il termine lungomare si intende quella striscia di terra a diretto contatto con l’acqua, che può rivestire proprie funzioni, che ha un proprio ruolo, luogo di cui bisogna conoscerne il significato simbolico di scambio sociale e culturale, di mercato e di affari.”

Senza alcun dubbio il movimento all’aria aperta è un toccasana per il corpo e per la mente. Lo dice anche la scienza. Secondo le direttive dell’OMS, recepite dal nostro Ministero della Salute, un soggetto adulto dovrebbe praticare attività fisica per almeno 150 minuti complessivamente nell’arco della settimana, con intensità moderata e con frazioni di almeno 10 minuti continuativi. Sono tante le attività che si possono praticare all’aria aperta come, ad esempio, uscite in bicicletta, corsa, passeggiate nei parchi o nei boschi ed escursioni in montagna.

Lette queste definizioni, ha senso creare in un lungomare un'area attrezzata per il fitness? C'è in un lungomare l'aria di un parco o di un bosco? O è soltanto un luogo dove passeggiare o andare in bicicletta o magari correre? Credo proprio di no, visto che in nessun lungomare del Pianeta esistono aree “attrezzate” per il fitness. Non ce ne sono a Copacabana in cui i marciapiedi di entrambi i lati dell’intera passeggiata sono caratterizzati da un disegno a onde tale da imprimere al lungomare una propria immagine inconfondibile e immediatamente riconoscibile; non ce ne sono a Barcellona che è un esempio eclatante di come il waterfront possa rappresentare l’elemento determinante per la riqualificazione della città; non ce ne sono neppure a Ocean Drive, che rappresenta invece uno dei lungomari più famosi e conosciuti del mondo, con la celebre strada di Miami Beach molto vissuta sia di giorno in cui si popola di gente grazie ai suoi negozi e alle varie altre attrattive, che di notte grazie ai suoi locali, ristoranti e bar.

Chi ha viaggiato e conosciuto molta parte del Pianeta potrebbe allungare per pagine intere questo elenco. Non sembra, invece, che abbiano viaggiato molto i nostri amministratori comunali, ai quali si deve la determina allegata in fondo a questo intervento. Su indicazione del Sindaco, infatti, il funzionario responsabile del settore turismo, cultura (sic!) e servizi scolastici determina di “Affidare direttamente, ai sensi dell'art. 36, comma 2, lettera a), del D. Lgs. n. 50/2016, alla ditta Santoro Nunziato Edward con sede in Via Pietro La Placa n° 10 – Palermo – P.I. 5844760826 – C.F. SNTNZT72C31G273Q la realizzazione dell’area fitness sul Lungomare di Cefalù, giusta offerta MePa 1035311 del 18/05/2021 per la somma complessiva di € 75.030,00.

A parte le definizioni dette prima e a parte i paragoni con il resto del mondo, nella progettazione di un lungomare ex novo o nel suo rifacimento, è necessario inserire tutte quelle caratteristiche, che contribuiscono a riqualificare e valorizzare tutta l’area, facendo una particolare attenzione a rispettare l’identità storica e culturale della città in cui si interviene, affinché esso sia o diventi un luogo con un alto grado di vivibilità e quindi raggiungibile e percorribile facilmente. Affinché il lungomare diventi effettiva occasione di riqualificazione dello spazio urbano progettato, in relazione alla ridefinizione della qualità urbana, è opportuno comprendere come anche gli elementi costitutivi debbano rispondere a regole proprie delle singole componenti di base del lungomare. La presenza di funzioni commerciali, di attività pubbliche, di edifici di pregio, nonché i materiali, le finiture, gli elementi di arredo, le alberature, la segnaletica, determinano in notevole misura la qualità e le caratteristiche di un luogo rendendolo identificabile e unico. Purtroppo la scarsa attenzione che talvolta viene dedicata all’arredo urbano, tanto da divenire luogo di casuale e confusa giustapposizione di elementi prodotti in serie, costituisce un forte limite allo sviluppo della produzione e alla ricerca di soluzioni formali innovative ed originali che contribuiscono a formare il lungomare. Eppure, a Cefalù si è deciso di spendere 75.000,00 euro per dare prova di questa scarsa attenzione.

determinazione n. 467 del 19.05.2021.pdf