Lapunzina, andò per suonare e fu suonato

Ritratto di Angelo Sciortino

22 Giugno 2021, 19:03 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Una sentenza di Cassazione recita: l’esercizio del diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione delle idee, sancito dall’art. 21 Cost., rende pienamente legittime anche forme di disputa polemica … pure … caratterizzate dall’uso di espressioni di dura disapprovazione o riprovazione e dall’asprezza dei toni, purché l’esercizio della critica non trasmodi in attacchi personali … e non sconfini nell’ingiuria, nella contumelia e nella lesione della reputazione dell’avversario”. (Cass. Pen., Sez. V, 5 luglio 2013).

Ignaro di questa sentenza, ignaro di come si svolge un dibattito politico in Consiglio comunale, ignaro dello stesso art. 21 della Costituzione, ignaro persino dei più elementari principi democratici, il Sindaco Lapunzina in pieno consiglio comunale è intervenuto per minacciare una querela contro il consigliere Greco, che con una sua interpellanza indicava i danni erariali provocati dalle decisioni di funzionari e forse della stessa Amministrazione.

Quella della querela minacciata o presentata dal Sindaco fa parte forse del suo DNA e le è così affezionato, che ne approfitta assai spesso. Io stesso sono stato onorato parecchie volte dalle sue querele e gliene conserverò gratitudine finché vivrò.

Ma la querela, con il solo scopo di far tacere un critico, presentata o minacciata contro un privato cittadino, è cosa ben diversa quando il soggetto minacciato di querela è un rappresentante politico eletto dai cittadini per rappresentarli e difenderli. In questo caso, infatti, la minaccia di querela dimostra, da una parte, il mancato rispetto dei cittadini dei quali dice di essere il sindaco, dall'altra un'ammissione implicita che le critiche sono ritenute giuste, per cui si è privi di argomentazioni logiche per dimostrarne la falsità.

Non nascondo che ora è più di un mese che aspetto la presentazione di una querela del Sindaco contro il consigliere Greco, così come promesso in Consiglio. Quando ero ormai stanco di aspettare, una notizia mi ha rincuorato: per accontentare il Sindaco, che alla sede naturale di un dibattito aveva detto di preferire la sede giudiziaria, ecco che il consigliere Greco ha già presentato una denunzia sia alla Procura di Termini Imerese e sia ala Corte dei Conti.

Non so come si svolgeranno le indagini né quando si concluderanno, ma già così sono soddisfatto, perché mi ricorda l'adagio andò per suonare e fu suonato.