La Verità impone una precisazione sull'altare della Chiesa della Trinità

Ritratto di Saro Di Paola

21 Ottobre 2021, 19:59 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Sul web, in un invito a visitare Cefalù, si legge testualmente: "a Cefalù, per le Vie dei Tesori incontrerete.....la meraviglia dell'altare della Ss Trinità che è un blocco di lapislazzulo innervato di oro, dono di Renzo Piano alla Diocesi di Cefalù...."

L'incontro di quella “meraviglia”, a Cefalù, nessuno avrebbe potuto, e potrebbe, farlo per le Vie dei Tesori e, neanche, per altra via.
Infatti, l'altare della Chiesa della Trinità è un blocco cubico di pietra di Trani con la faccia rivolta all'assemblea rivestita da uno strato di pochi millimetri ricavato dal taglio di una lastra di lapislazzulo afgano donata da Renzo Piano a Mons. Crispino Valenziano.
                                                                             
Un taglio, in quattro lastre più sottili, col quale sono state sfruttate, sapientemente, le venature della lastra originaria per disegnare, a doppio specchio, una croce sulla faccia principale dell'altare.
Senza "innervature di oro".

Nella foto che segue, pubblicata su Cefalusport insieme ad altre scattate da Armando Geraci durante la Celebrazione dell’Eucarestia con la quale il Vescovo Manzella, il 25 settembre 2010, ha riaperto al culto la Chiesa della Trinità, si intravedono le venature del lapislazzulo che disegnano la parte alta della Croce.
                                                                                                                                        

La pietra bianca di Trani è la stessa che Renzo Piano ha usato per i conci dei ventuno archi portanti la calotta di copertura della Chiesa di San Pio a San Giovanni Rotondo, per la cui "organizzazione liturgica" l'insigne Architetto si è avvalso della consulenza di Mons. Valenziano.

La mia precisazione per onorare la Verità dando a Valenziano quel che è di Valenziano.

Alla superiore precisazione aggiungo altro:
- le foto che il compianto Architetto Salvatore Culotta pubblicò il 12 maggio 2013 nell’articolo (www.qualecefalu.it/node/2245) per documentare le condizioni della Chiesa della Santa Trinità e del complesso di San Domenico, quando nel 1968 il Vescovo Emiliano Cagnoni ne affidò la Rettoria ad un giovanissimo Valenziano.
Ti consegno e ti affido un RUDERE”, come S.E. Cagnoni tenne a precisare all’atto dell’affidamento della Rettoria.
                       
                       
                       
                                                                                        

- le notizie sul recupero del complesso che possono trovarsi nel mio articolo (www.qualecefalu.it/lac/node/2595 ).

Anche le aggiunte alla precisazione sono per dare a Valenziano quel che è di Valenziano.

(La foto dell'altare è di Giovanni Chiaramonte, archivio Culotta e Leone)

Saro Di Paola, 21 ottobre 2021