Un sindaco "CAPACE, UMANO E PER BENE"

Ritratto di Angelo Sciortino

16 Novembre 2021, 06:55 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Ieri nel gruppo facebook “Un Sindaco vero per Cefalù” una signora ha così commentato il mio link http://www.qualecefalu.it/node/24275: “Un grande sindaco! CAPACE, UMANO E PER BENE”.

Colpito soprattutto dalle parole in maiuscolo, così ho risposto: “Invidio questa sua certezza, che io purtroppo non ho, per aver letto documenti giudiziari che lo riguardano e in forza dei quali è stato rinviato a giudizio. Ma sono garantista e fino a sentenza non emetto giudizi, né negativi né positivi. Non posso condividere però l'attribuzione di umanità.

La signora è tornata a insistere con la seguente risposta: “Mi spiace Signor Sciortino, ma a volte oltre ai documenti giudiziari, bisognerebbe conoscere i fatti, quelli concreti, umani, quelli che riguardano le persone, il popolo, i più fragili, (Come se i documenti giudiziari non riguardassero queste cose!) i diversamente abili ad esempio, per i quali da sempre, il nostro Sindaco, ha dedicato il suo lavoro. Lei forse non sa cosa vuol dire NON far mai mancare a questi alunni speciali, il servizio di assistenza all'autonomia e assistenza igienico personale indispensabili a scuola e non solo. Sono questi servizi che, in altri comuni, anche più "evoluti" dei nostri, e non solo al sud, non garantiscono affatto...e questo le sembra poco! A me no, mi creda! La saluto e le auguro buona serata.

Intuendo che forse dietro le parole c'era una sofferenza della signora, mi sono limitato soltanto a rispondere: “Anche se la mia invidia rimane, la ringrazio della risposta. Buona serata anche a lei.

Nonostante la mia risposta non mettesse in discussione le opinioni della signora, ella così ha continuato: “Non era una risposta fine a se stessa, ma la testimonianza di una realtà che alle famiglie dei bambini con disabilità cambiano le giornate e di conseguenza la vita...è questa l'umanità di cui parlavo e che mi spiace, una persona come lei, non ha saputo riconoscere.

Quindi io avrei commesso l'errore di non aver saputo riconoscere l'umanità del Sindaco!

Ho scritto più volte che l’ideale dell'umanità degli amministratori e dei politici implica che essi debbano farsi carico delle esigenze degli individui, partendo dal basso, dalle realtà sociali o istituzionali più adatte per il compito in questione, e che si possa distinguere tra umanità verticale e umanità orizzontale; è soprattutto quest’ultima che va incentivata. Questo perché quella verticale potrebbe connotarsi come una vera e propria forma di clientelismo e non di umanità. Clientelismo, che toglie dignità e libertà ai cittadini, specialmente se disperati per una vita sfortunata: poveri e senza lavoro, magari portatori essi stessi o un loro familiare di una disabilità. È questo clientelismo, questa umanità verticale, che rende profondamente veri i versi di Trilussa, da me riportati nell'intervento commentato dalla signora.

È proprio questa considerazione del vero spirito umanitario a spingermi a essere critico verso il sindaco Rosario Lapunzina, con buona pace della mia gentile commentatrice, alla quale dico che proprio “una persona come me”, che ha raccolto in questi dieci anni non poche testimonianze della realtà, non può riconoscere al Sindaco spirito umano.