Un Paese in apnea

Ritratto di Angelo Sciortino

12 Giugno 2013, 13:38 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Vi sono molte ragioni, perché Cefalù venga considerato un Paese in apnea. Certamente perché l'olezzo dei rifiuti sparsi in ogni dove e il proliferare nel Centro Storico delle cucine costringe a turarsi il naso e a bloccare la respirazione. Ancor più perché, a furia di ricorsi e di sospensive, ormai ogni cosa è sospesa: gli iter giudiziari, innescati dalla Corte dei Conti, ma conseguentemente anche gli iter amministrativi; una strategia di crescita e di sistemazione urbanistica, scambiata con la lettura e l'interpretazione, che troppo spesso offende l'intelligenza e che altrettanto spesso i tribunali annullano, con grave nocumento finanziario del nostro Comune, già sufficientemente dissestato.

E così, mentre si procede in apnea, si parla di bene pubblico, dimenticando di darne una corretta definizione. Forse perché il procedere ormai da un anno in apnea ci ha tolto l'ossigeno necessario al funzionamento della nostra parte cerebrale. Ci ritroviamo così a inseguire chimere di centri di aggregazione giovanili, mentre ci manca il terreno sotto i piedi, per garantire un futuro a questi giovani; difendiamo il territorio con gli arzigogoli da legulei e non ci accorgiamo di essere incapaci di dotarci di norme chiare (penso al PUDM e al PRG), che ci permetterebbero di difenderlo veramente.

Gongoliamo come pavoni, quando otteniamo sospensive, ma non ammettiamo che quelle sospensive ci obbligano a vivere, a scegliere e a spendere come se fossimo in libertà vigilata. Inutilmente, perciò, aumentiamo il costo del suolo pubblico agli esercenti. Di quel denaro non possiamo utilizzarne neanche un centesimo, per cui il solo risultato è quello di costringere gli stessi esercenti ad aumentare i loro prezzi, rendendosi meno competitivi rispetto ad altre località turistiche del Mediterraneo. Sembra la strada per l'inferno, lastricata di buone intenzioni.

O, considerando l'imposta apnea e la conseguente scarsa ossigenazione, il sonno della ragione, che genera mostri.

Commenti

Ricordo che nella campagna elettorale di "Cefalù Viva" e della candidata Sindaco Rosamaria Testa "Il sonno della ragione genera mostri" fu il tema centrale dell'ultimo comizio in piazza Duomo, che comprese, anche, una competente proposta di risanamento economico-finanziario illustrata da Laura Grisafi e che si concluse con un'accorato appello alla coesione sociale e civile ed all'esercizio del diritto di cittadinanza.

Il candidato Lapunzian preferì chiudere con mirabolanti effetti speciali (Musei, piscine, fondi europei!), chiedendo una delega in bianco perchè lui sapeva come fare tutto, (scongiuramento del dissesto compreso) e quindi non aveva bisogno d'aiuto, lui era già il sindaco di Cefalù, per investitura divina, il voto altro non poteva essere che una doverosa ratifica di questo evidente assunto!

Ricordo che, infatti, chiuse il comizio con uno stentoreo grido che è l'esatta traduzione del motto degli imperatori prussiani "Dio è con noi!"

Ricordo che, in quel preciso momento, mi trovai di fronte ad un candidato consigliere che guardava verso il palco con gli occhi spalancati e lucidi, in uno stato d'estasi prossimo a produrre una levitazione.

Ricordo che un brivido, come una serpe di ghiaccio, mi percorse la schiena.

Sappiamo tutti com'è finita: Testa 200 voti, Lapunzina 4000.

E' questa la misura!

Il sonno della Ragione ha prodotto il mostro.

Il consenso dei cefaludesi ha prodotto Saro Seduto.

Rassegnati! Io l'ho già fatto.