RADDOPPIO FERROVIARIO: S O S DISCARICHE

Ritratto di Saro Di Paola

17 Febbraio 2022, 15:23 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Con la partenza da Ogliastrillo, ormai imminente, la talpa inizierà a produrre lo smarino del suo avanzamento verso Fiume Carbone.

L'ultima puleggia della linea blu del nastro trasportatore
                                                                                   
comincerà a riversare sulle vasche di sedimentazione
          
la poltiglia, nella quale la testa fresante ridurrà le terre, che la talpa andrà via via attraversando, quale che sia la loro natura.

Orbene, assumendo che la talpa avanzi alla velocità media di 13 metri al giorno, lo smarino che sarà riversato nelle vasche, a decantazione avvenuta della miscela di acqua e tensioattivi, avrà un volume pressoché uguale al volume di terra scavato, che in un giorno sarà pari all'incirca a 102 mc (13,00x3,14x5,00x5,00) e che, a regime, dovrà essere, giornalmente, conferito a discarica.
A canne della galleria Cefalù ultimate il volume da conferire in discarica sarà all'incirca di 1.428.000 mc (102x14.000).

Dove e come potrà essere conferito un volume così ingente, che, per farcene idea,  è pari a quello di un esaedro con la faccia di base della superficie di 100x100=10.000 mq e l'altezza di 148 metri?
Certamente non in un solo sito, ma in più siti, che non potranno essere come quello di Torretonda,
         
dove la "collina del raddoppio", di giorno in giorno, cresce in base ed in altezza, alimentata com'è dalle terre di risulta dei lavori del raddoppio in zona Santambrogio, che, quantitativamente, si rapportano allo smarino asciutto della galleria Cefalù come la pulce all'elefante.

Come venne detto in fase di presentazione del progetto, i siti di conferimento ottimali dal punto di vista ambientale sono le cave del cincondario esaurite o in fase di esaurimento.
Cave, che, ripasciute con lo smarino, potrebbero restituire ai luoghi, nei quali ricadono, la morfologia e la dignità ambientale che avevano prima della loro apertura, rinaturalizzando le ferite inferte all’ambiente.

Esistono, però, nel circondario, cave con la capacità ricettiva del volume di smarino della galleria Cefalù?
Non ne ho la certezza, anzi, tutt'altro.

Se le quattro cave del circondario, di cui ho conoscenza, non dovessero bastare, le si deve trovare altrove.
Per tre ragioni:
- una nuova collina nel territorio di Cefalù basta e avanza;
- la costa cefaludese non ha altri tratti da "ripascere";
- il territorio di Cefalù non potrà pagare al  raddoppio, oltre a quello già pagato, un prezzo più caro di quello che finì per pagare all'autostrada.

Il raddoppio ferroviario, come l'autostrada Palermo-Messina, è per tutti.
Non è solo per Cefalù.

Saro Di Paola, 17 febbraio 2022