Nel 2014 la nuova stazione di Cefalù era ipogea, senza galleria di sfollamento

Ritratto di Saro Di Paola

7 Aprile 2022, 21:05 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Stamattina, digitando su google “nuova stazione di Cefalù” mi sono imbattuto in questo link www.policreo.it/casi-studio/show/nuova-stazione-di-Cefalu, nel quale ho trovato il disegno, ipertecnologico, che, nel 2014, era stato elaborato per “la nuova stazione di Cefalù”.
Una stazione da fantascienza.
Finalmente una stazione sotterranea “degna di Cefalù”, rispetto alla quale quella di Sanremo sarebbe stata “una stazione qualunque”.

Nella illustrazione di quel disegno si legge:
L’edificio ipogeo di stazione è stato interpretato mediante un’ampia sala a pianta ellittica richiamante la tipologia a tholos
          
sormontata da una grande volta a tronco di cono che termina con un oculo sommitale
                                                                     
al fine di consentire alla luce naturale di invadere gli spazi interni.”

Tralascio le altre ciance che illustrano quel disegno: non meritano di essere riportate e, poi, chiunque può leggerle nel link che ho riportato sopra.

Riporto, invece, altri rendering di quel disegno.
        
Sono ennesimo esempio di esercizio grafico, che, però, nessuno, sinora, ha mai mostrato pubblicamente.
Per rispetto dell’intelligenza dei cefaludesi, così voglio credere.
Neanche il 26 novembre del 2015, quando, accreditati per “progetto esecutivo” da rendering, slide e foto, di esercizi grafici ne vennero illustrati più d’uno.

Nei rendering del 2014 saltano agli occhi:
il disegno della pavimentazione della “piazza urbana ipogea”
       
ed il fascio di luce che penetra attraverso l’oculo sommitale.
       
Con la “matericità dei loro elementi richiamano e interpretano”:
uno la pavimentazione della via Spinuzza,
l’altro la bellezza dello squarcio nella grotta di pietra calcarea della rocca, che indirizza  lo sguardo alla  Cattedrale, ai tetti del centro storico ed al mare,
offrendo all’utenza una stimolante transizione fra l’ambito infrastrutturale e l’ambito urbano e, più in generale, fra l’esperienza del viaggio e quella della scoperta consapevole”.

Peccato, però, che i disegnatori, nella esperienza del loro viaggio a Cefalù, non hanno fatto la prima e più importante delle “scoperte consapevoli” che avrebbero dovuto fare.
Cioè che Pietragrossa, Pacenzia e Spinito, nel cui sottosuolo il loro disegno prevede la piazza ipogea, il cavedio conico, la rotatoria, lo snodo intermedio di collegamento, le discenderie tra questo snodo ed il parcheggio, le uscite di sicurezza, i pozzi e le centrali di ventilazione, il piazzale per le manutenzioni, la centrale elettrica ed i vani tecnici,
     
nella realtà, sono ben diversi da quelli che il loro disegno richiederebbe, per tradursi prima in progetto e poi in opera.
Non sono, infatti, luoghi intonsi e desertici.
Non sono luoghi privi di costruzioni, di opere di urbanizzazione e di fiumi d’acqua sotterranei.

In quei luoghi se è possibile, trovare il terreno in cui allocare l’oculo sommitale del tholos ed il cavedio conico sottostante, che sono opera ben più complessa dell’imbocco e della galleria di sfollamento, è impossibile trovare quello per organizzarvi l’area di cantiere.

Eppure, paradossalmente, quel tholos, quell’avvolgente pozzo di luce conico posto in asse alla galleria di accesso, con i suoi connettivi verticali e con le discenderie carrabili, era una delle due soluzioni alternative alla galleria di sfollamento allo Spinito, che sono state preannunziate, il 3 marzo scorso, nel corso della cerimonia dell’avvio simbolico di Margherita svoltasi ad Ogliastrillo.
L’altra soluzione alternativa è quella con l’imbocco della galleria di sfollamento sotto la via dei Mulini, che RFI, qualche giorno dopo, ha presentato al Comune per evitare la sentenza nel merito del ricorso che aveva intentato al TAR contro il Comune medesimo, che si era rifiutato di emettere l'ordinanza di disciplina del traffico impedendo l'avvio dei lavori allo Spinito.
Quella galleria che, di fatto, sposta nella zona sopra il Salvatorello i problemi che avrebbe procurato allo Spinito, se la galleria di sfollamento avesse avuto l'imbocco a monte della Piazzetta di San Pio (www.qualecefalu.it/node/24372 ).
Il che è quanto dire.

Saro Di Paola, 7 aprile 2022