18 Aprile 2022, 07:32 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
La quantità e la qualità dello smarino depositato dal nastro trasportatore nelle vasche di raccolta
e la scarsissima quantità di quello che, sinora, è stato prelevato e conferito in discarica
fanno ritenere piuttosto lungo il tempo di decantazione della miscela di acqua e tensioattivi biodegradabili, che viene impiegata per facilitare l’avanzamento della talpa e per il trasporto su nastro dello smarino medesimo.
O, comunque, che tale tempo, almeno sino ad ora, è stato più lungo di quello che era stato preventivato.
Ciò, presumo, per le caratteristiche del litotipo incontrato da Margherita nello scavo del tratto di galleria sinora realizzato, lungo all’incirca 100 metri.
Se le caratteristiche del litotipo che la talpa incontrerà dovessero restare tali, sarebbe, proprio, la capacità delle vasche a condizionarne la velocità di avanzamento, come ho già scritto lo scorso 1 aprile (www.qualecefalu.it/node/24373 ).
Ciò perché, a prescindere da altre ragioni, è impossibile trasportare e depositare in discarica lo smarino nello stato di melma talmente fluido da avere travolto con la sua spinta e sommerso un buon numero dei pesantissimi blocchi in calcestruzzo, che fungono da divisori tra le vasche.
Per tali ragioni, la piastra ed i blocchi di fondazione realizzati nella parte dell'area di cantiere contigua al nastro trasportatore e più prossima alle vasche
ed i due grandi silos distesi a terra
fanno ritenere che l'impresa stia attrezzando il cantiere con un sistema che riduca il tempo di decantazione dello smarino.
Le piastre in acciaio poggiate ai blocchi in calcestruzzo fanno ritenere che sia tutto pronto e, dopo Pasqua alla riapertura del cantiere, quei due silos saranno issati, poggiati e fissati, mediante tirafondi, alla piastra ed ai blocchi in calcestruzzo già realizzati.
Dovrebbero servire per lo stoccaggio dei reagenti esotermici, che verranno aggiunti allo smarino mentre corre sul nastro trasportatore prima di essere depositato nelle vasche.
Il calore sprigionato dalla reazione esotermica innescata dal contatto del reagente con l’acqua che imbibisce lo smarino, dovrebbe agevolarne l’essicazione.
Uno dei reagenti potrebbe essere l’ossido di calcio noto come calce viva.
Perciò, è da pensare che, ultimata la fase sperimentale dell'avvio della talpa e quella della messa a punto del sistema TBM nel suo complesso, dopo Pasqua, a quasi due mesi dalla cerimonia di accensione simbolica di Margherita, la realizzazione della canna lato monte della galleria Cefalù dovrebbe procedere a regime.
E’ il caso di dire: FUSSI CA FUSSI A VUOTA BUONA!
Saro Di Paola, 18 aprile 2022
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