Un campanello d’allarme per il viadotto Malpertugio della A20 Palermo-Messina

Ritratto di Saro Di Paola

22 Aprile 2022, 14:30 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Le strutture in cemento armato non sono per sempre, perché il cemento armato non è come il diamante:  non è per sempre.

La durata della sua vita è legata a tanti fattori, che, in estrema sintesi sono:
le caratteristiche degli inerti con i quali viene confezionato il conglomerato, quelle dell’acciaio col quale viene armato, lo spessore di calcestruzzo che ricopre i tondini d’acciaio, le caratteristiche dell’ambiente nel quale le strutture vengono realizzate e vivono.
Un importante contributo per allungare la vita del cemento armato può darlo la manutenzione.

Le strutture del viadotto Malpertugio della Autostrada 20 Palermo-Messina,
         
svettano altissime e snelle sulla strada statale 286 per Castelbuono.
Agli occhi di uno come me, che, per 35 anni, ha progettato strutture appaiono, addirittura, eleganti e leggiadre.

Dopo circa 30 anni dalla loro ultimazione, dal basso appaiono perfettamente conservate.
                                                                                

Però, un campanello d’allarme suona anche per esse: in alcuni punti delle pile, l’ossidazione dei tondini d’armatura ha fatto scoppiare il calcestruzzo che li copriva.
         
                                                                              
Sarebbe opportuno che chi di competenza provveda a bonificarlo.

Per intenderci ed a scanso di equivoci, preciso che le condizioni delle strutture del viadotto, allo stato attuale, NON DESTANO PREOCCUPAZIONE ALCUNA e sono, certamente, molto, molto, migliori di quelle della calotta di tante gallerie della stessa autostrada, che, negli ultimi tempi, sono rimaste chiuse per controlli e lavori di manutenzione straordinaria.

Saro Di Paola, 22 aprile 2022