Continuano le indagini sul misfatto

Sono in corso le indagini delle Autorità Giudiziarie sui sospettati del grave fatto di cronaca nera avvenuto a Cefalù. Già trapelano alcuni nomi dei sospettati, che corrono di bocca in bocca con grande gioia di tutti quelli che amano le conversazioni pettegole e soprattutto di poter esprimere giudizi, considerando se stessi puri come un angelo. Neppure per un momento pensano che forse, come diceva Orwell, essi sono quantomeno complici.

Il numero di questi complici è grande e rasenta il migliaio. Sarà difficile completarne l'elenco in poco tempo da parte di chi indaga e sarà ancora più difficile darne notizia sulla stampa, visto che già il solo elenco degli indagati occuperebbe molte pagine di un quotidiano. Comunque, prima o poi essi saranno rinviati a giudizio e sarà una grande soddisfazione per le vittime il vederli sfilare, con i volti compunti e preoccupati, in un'aula di tribunale per rispondere del loro operato. Ancora maggiore sarà la soddisfazione delle vittime, se costoro saranno condannati a versare un risarcimento.

Ammetto che le indagini saranno difficili, perché la stessa legge consente a questi complici di agire coperti dal segreto, ma se le Autorità sapranno interrogarli, potrebbero tradirsi fino a confessare di essere responsabili, magari con l'assicurazione di una pena minore.

Intanto, i pochi uomini, che hanno tratto vantaggi da questa complicità, sono noti e per quanto riguarda loro ogni indagine sarà più semplice e più breve, per cui non è da escludere che presto possano aversi grandi novità.

Spero che prima di quel momento in tanti possano ravvedersi, confessando il loro errore e soprattutto confessando che la complicità gli è stata estorta, approfittando del loro stato di bisogno, che qualcuno ha spesso creato proprio con lo scopo di trarne vantaggio.