La seconda rotonda del lungomare resterà, solo, un ricordo?

Alla seconda rotonda del lungomare, proseguono i "lavori di somma urgenza per l'eliminazione del pericolo determinato dal dissesto del muro", finanziati dal Genio Civile per un importo di oltre 200.000 euro.

Abortito il tentativo di recuperare l’irrecuperabile con l’esecuzione, prima, di micropali per consolidarla
                                                                           
e, dopo, con l’arripizzata del paramento in pietra del muro tronco conico, è stata ultimata la realizzazione della palificata lungo la corda della rotonda che unisce i due punti, nei quali il muro della della stessa interseca i muri lato mare delle due scale.
         
Tale palificata è prodromica della demolizione del muro e del rilevato sotto la pavimentazione della rotonda, che, dopo la realizzazione della trave di collegamento della testa dei pali,
        
sarà la fase successiva dei lavori.

Viene spontaneo chiedersi se, ultimata la demolizione della rotonda, il Genio Civile procederà alla sua ricostruzione.

A mio giudizio no.
Infatti, con la demolizione della rotonda, il pericolo determinato dal dissesto del muro, per la cui eliminazione il Genio Civile ha potuto ricorrere alla procedura di affidamento dei lavori con somma urgenza, verrà meno.
Rimosso lo stato di pregiudizio della pubblica incolumità, il Genio Civile  non potrà andare oltre.
Ciò, anche se il finanziamento dovesse avere la capienza, che non ha, per la ricostruzione della rotonda.
Sicché, dovrà essere il Comune a farsene carico.

Perciò, è molto probabile che la seconda rotonda del lungomare, quella dalla quale tante volte ci siamo affacciati e sulle cui panchine tante volte ci siamo seduti per godere del mare e del paesaggio o per vivere la suggestione di un tramonto d’estate, resterà, solo, un ricordo.
Almeno sino a quando il Comune non dovesse determinarsi a ricostruirla.
Se, mai, in tal senso, il Comune si determinerà.

Saro Di Paola, 2 dicembre 2022