Filibustering in Consiglio

Ritratto di Angelo Sciortino

18 Giugno 2013, 12:12 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Ieri, lunedì 17 giugno, si sono riuniti i dieci consiglieri d'opposizione, per discutere con i cittadini l'attuale situazione politica del Paese.

Erano presenti anche alcuni consiglieri della maggioranza, ma mancavano, insieme al Sindaco, i sette consiglieri, che lo sostengono fin dalla campagna elettorale. Tutti assenti “giustificati”, perché impegnati nel matrimonio dell'assessore Leonardis, alla quale va il nostro augurio.

Ha aperto i lavori il consigliere Scialabba, seguito subito dopo dal vice presidente del Consiglio Francesco Riggio.

A seguire il consigliere Barranco, né della maggioranza né della minoranza, come egli stesso ha sottolineato, ma dalla parte dei cittadini. Una sottolineatura che tradisce una convinzione: che gli altri consiglieri non rappresentino i cittadini e non ne fanno pertanto gli interessi.

Comunque sia, la prosecuzione del dibattito, con gli interventi dei consiglieri Giardina, Liberto, Cassata e Larosa ha dimostrato la ferma intenzione di proseguire nell'ostruzionismo, per sottolineare che ogni attività amministrativa è, nel bene e nel male, frutto delle iniziative di una sola metà del Consiglio, sulla quale non hanno potuto influire, a causa – a parer loro – di uno scorretto dibattito consiliare.

          

Non è una bella situazione, perché da essa potrebbe scaturire un ritardo nell'amministrazione, quando non pure una paralisi. E non è una bella situazione, perché, così facendo, gli ostruzionisti rischiano di essere additati come corresponsabili di una paralisi, che era già esistente e chiara poche settimane dopo l'elezione della nuova Amministrazione. Una paralisi, che l'instancabile agitazione del Sindaco non riusciva a nascondere all'occhio del cittadino attento.

Ma ieri sera i consiglieri intervenuti si sono detti coscienti di questo rischio e hanno sottolineato che le loro scelte erano obbligate, stante l'impossibilità di offrire la loro collaborazione – come almeno due di loro avevano fatto – a chi si serviva del loro appoggio per decidere quasi da autocrate, come gli zar di Russia. Quel rischioso tentativo viene fatto, quindi, nella speranza di ripristinare nei fatti, e non soltanto nelle parole, la democrazia in seno al Consiglio.

Merita di essere ricordato anche l'intervento dell'ingegnere Fabrizio Piscitello, tendente a suggerire una pacata e concreta discussione fra la burocrazia comunale e i professionisti dell'edilizia, per addivenire a un regolamento, che faccia chiarezza nell'applicazione della vigente normativa.

Un regolamento più che opportuno, ma come fare a intendersi con una parte della classe burocratica che già da anni dimostra la propria impreparazione e la propria sordità alle giuste istanze dei cittadini?

Sebbene fosse numerosa la presenza dei cittadini, non è stato ridondante che essa fosse accompagnata da quella della stampa telematica, sia quella dei blog e sia quella delle testate giornalistiche. In tal modo, infatti, la riunione di ieri sera avrà, come merita, più risonanza (pubblicheremo tra un paio di giorni la trascrizione degli interventi). Nella speranza che tutti aprano gli occhi e comprendano che, a continuare come in quest'ultimo anno, nulla ci salverà dal cadere nel baratro.