A rischio di chiusura lo sportello postale di Sant'Ambrogio

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12 Luglio 2012, 23:03 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Addio ad oltre mille uffici postali, nel palermitano 12 sportelli a rischio

Fonte: PalermoToday - Redazione - 11/07/2012

Tagli in vista per oltre mille uffici postali in Italia: 1156 sportelli da chiudere, altri 638 da razionalizzare riducendo l'orario e i giorni d'apertura. E' quanto prevede il piano di riorganizzazione che Poste Italiane ha già inviato all'Agcom, allegando la lista delle strutture "anti-economiche".

In provincia di Palermo, secondo quanto previsto dal Gruppo Poste, a rischio chiusura gli sportelli dell'aeroporto di Punta Raisi (Cinisi), Ficuzza (Corleone), Regalgioffoli (Roccapalumba), San Giovanni Li Greci (Caccamo), Sant'Amborgio (Cefalù), Calcarelli e Nociazzi (Castellana Sicula), Fasanò e Pianello (Petralia Soprana), Locati (Bompietro), Pollina e San Carlo (Chiusa Sclafani)

Per alcuni uffici postali è prevista la chiusura. Per altri, invece, il Gruppo Poste ha pensato ad una trasformazione in sportelli multiservizi: saranno un po' anagrafe, un po' ufficio postale, un po' ufficio del comune ed altro. Nella peggiore delle ipotesi verranno aperti solo alcuni giorni a settimana. [...]

Leggi l’articolo completo all’indirizzo web: http://www.palermotoday.it/economia/chiusura-uffici-postali-2012-2013-pa...

Commenti

Quando si decide di chiudere un ufficio postale, bisogna giustificare, ovvero dimostrare che l’affluenza dell’utenza è poca, e per ottenere questo, bisogna renderlo inefficiente. Fino a qualche anno fa la gente veniva a pagare le bollette da Cefalù all’ufficio postale di S. Ambrogio perché così si sbrigava prima (nonostante ci fosse un solo impiegato tuttofare). E l’ufficio era sempre aperto. Poi si decide di smobilitare, perché bisogna razionalizzare. Ma senza creare una sommossa popolare. Così l’apertura diventa saltuaria. Prima tre giorni a settimana, poi due, poi un giorno solamente; poi solo per poche ore! Giusto il tempo per pagare le pensioni. Ma non solo. Bisogna essere fortunati a indovinare anche il giorno di apertura, perché non è detto che sia quello della settimana precedente. E poi basta mettere improvvisamente un avviso: “L’ufficio giorno x rimarrà chiuso. Riaprirà giorno y”. Senza contare le innumerevoli volte che l’ufficio è si aperto ma non svolge servizio per improvvisi “problemi tecnici”. Quanti viaggi fatti a vuoto. Finchè è logico che non ci va quasi più nessuno. Che bravi che sono stati. Ora sì, possono chiuderlo un ufficio così: è una vergogna!

Pochi ed essenziali sono i servizi sui quali si struttura uno Stato.
La Posta è uno di questi, da sempre.
Per tali servizi non possono valere ragioni di mercato; essi sono un diritto dei cittadini ed un dovere da parte dello Stato.

Ma oggi abbiamo una ulteriroe prova della abdicazione dello Stato, come della Politica, al Mercato: non siamo più cittadini ma "consumatori", "utenti" per dirla "pulita", merce per dire le cose come stanno!

 

ad approvare totalmente quanto scritto in precedenza, vorrei sottolineare che l'ufficio postale di Cefalù è, in molti periodi dell'anno, largamente insufficiente rispetto al volume di utenti. Vuoi perchè i residenti sono ufficialmente circa 15.000 ma ci sono molti non residenti, vuoi perchè nel periodo estivo i turisti sono molti. Aggiungere anche Sant'Ambrogio è una assurdità. Sant'Ambrogio andava potenziato e non certo chiuso.