Non demordete!

Ritratto di Angelo Sciortino

2 Luglio 2013, 11:29 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Come stanno veramente le cose in Consiglio comunale? La domanda è giustificata, perché vi si sta ballando uno strano tango, con un passo avanti e ben tre indietro. Pochi giorni orsono un incontro chiarificatore tra i dieci consiglieri e il Presidente. Così tanto chiarificatore, che a esso sono seguite le più incredibili ipotesi e le illazioni, che ognuno ha formulato in forza d'informazioni riservate, alle quali aveva avuto accesso.

La riunione consiliare di ieri sera ha spazzato, come forte vento di maestrale, tutti i castelli di sabbia costruiti, spesso persino con improntitudine. I dieci non sono spaccati e compatti continuano a chiedere un dibattito veramente democratico nella sede a esso deputata: la sala consiliare.

Non riconoscendovi, in tale sede, alcuna possibilità di svolgervi una trattazione democraticamente disciplinata dei problemi della Città – e ce ne sono! - essi preferiscono assentarvisi, nella speranza che il conseguente rallentamento dell'attività amministrativa convinca il Sindaco e chi lo sostiene ad accettare il dibattito, per il quale il Consiglio è deputato, e freni l'abusata abitudine di considerarlo soltanto un contenitore di comunicazioni di decisioni già prese e da non discutere. Questo andazzo, ancora più accentuato prima del distacco dei consiglieri Riggio, Cassata e Messina, mi fece sottolineare, proprio con il Sindaco in un incontro radiofonico a CRM, che eravamo in presenza di un pericoloso deficit di democrazia. Sempre in altro dibattito a CRM, ripetei al Presidente Franco che forse l'eccessivo spazio dato al Sindaco in Consiglio comunale ne comprimeva il dibattito. Entrambi non se ne diedero per intesi e oggi ne subiscono le conseguenze.

Oggi, infatti, il Consiglio è in una situazione di stallo, che è una immagine esatta dello stallo del Paese. Di entrambi non posso che considerare responsabile l'attuale Amministrazione e non i Consiglieri, che stanno cercando disperatamente di abbattere il suo muro di gomma. Un muro di gomma, che rende opaca l'attività amministrativa e fa compiere scelte, delle quali già cominciamo a sentire le conseguenze. Conseguenze che saranno ancora più gravi, se si continuerà a considerare la critica, la polemica e le altre opinioni semplici ostacoli e non contributi.

Non posso che concludere con l'auspicio che i Consiglieri impegnati in questa battaglia non demordano e non si lascino prendere dal timore di sbagliare, perché non sono loro a sbagliare, ma coloro che vogliono mortificare l'attività, per la quale i cittadini li hanno eletti.

Commenti

Sono perfettamente d'accordo con lei!e giusto che venga ristabilita la  democrazia per andare avanti! Ieri sera abbiamo assistito all'ennesimo teatrino!