La “dichiarazione di guerra” del Comune a “Sorgenti Presidiana” (seconda parte)

Ritratto di Saro Di Paola

5 Luglio 2013, 07:25 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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(continua dall'articolo http://www.qualecefalu.it/node/2562)

Dopo la lettura del verbale da parte del Sindaco Guercio, il primo ad intervenire nel dibattito fu il Consigliere Rosario Lapunzina :
Resto allibito dal contenuto del verbale della Conferenza di Servizio che ha visto tutti i partecipanti tranne l’Ispettorato Regionale alla sanità, cioè quel dipartimento che è proprio quello competente al rilascio dell’autorizzazione sanitaria al consumo umano.

Resto sconcertato dal fatto che questa sera il Sindaco ha letto un verbale dove una certificazione che era un presupposto di documentazione che doveva presentare un soggetto privato,che ha presentato un progetto di finanza per la realizzazione di un potabilizzatore e nella convenzione stipulata tra questo soggetto privato e il Comune di Cefalù c’era scritto che tutte le certificazioni erano a carico di questa società, questa sera, sento dire che che in una conferenza di servizi la patata bollente è passata al Comune di Cefalù che domani mattina deve fare richiesta.

Io, come capogruppo del Partito Democratico,formalmente invito e diffido il Sindaco a compiere atti di questo tipo nell’interesse del Comune, perché il Sindaco non può chiedere nessun tipo di autorizzazione sanitaria che non compete assolutamente al Comune ma che è un atto che è stato chiesto da sempre dalla “Sorgenti Presidiana” e che addirittura nell’ordinanza 62 del suo predecessore, Sindaco Vicari,è stato scritto che mancava l’esibizione di questa autorizzazione a cura della Sorgenti Presidiana.
Sindaco! Non si può assolutamente caricare sul Comune di Cefalù una questione che non compete affatto.
Sarebbe un errore gravissimo la cui responsabilità ricadrebbe tutta sulla sua persona.

Per cui questo maldestro consiglio che è venuto da questa conferenza di servizio va rigettato al mittente.

Il Sindaco deve invitare da subito, la Sorgenti Presidiana a fare la richiesta dell'autorizzazione sanitaria al consumo umano presso il dipartimento ispettorato alla Sanità che abbiamo scoperto essere il soggetto deputato al rilascio.
Non si può prendere in giro una intera popolazione ecco perché io domani mattina farò partire una richiesta al Procuratore della Repubblica di Termini Imerese, perché io voglio essere sentito, perché io voglio dire al Procuratore perché questa non è una vicenda che riguarda la politica di destra o di sinistra o di centro, questa è una vicenda che riguarda la salute dei cittadini, è una vicenda che ricade sulle spalle e sulla salute dei cittadini c'è chi si è fatto i soldi, c'è chi ha autorizzato una cosa che non poteva autorizzare e poi è andata via e c'è chi non paga per cose che dovrebbe pagare.

Io chiedo giustizia e non è un fatto di strumentalizzazione politica, Signor Sindaco, io questa sera non vorrei essere al suo posto, devo dire che una dichiarazione come quella che Lei ha fatto stasera non l'avrei fatta, perché io da lei mi sarei aspettato, questa sera, che lei dicesse prima di tutto che domani mattina avrebbe fatto partire una bella raccomandata verso le Sorgenti Presidiana chiedendo l'applicazione di un articolo della convenzione che dice che qualora il concessionario non presenti tutte le certificazioni il contratto va rescisso e dunque da domani poteva partire un procedimento ed un avvio di procedimento per dire:
Concessionario siccome il Sindaco Vicari ti ha scritto il 10/05/ 2005 (ho la nota, l'ho presentata ai Carabinieri quando sono stato sentito) e gli ha detto dammi l'autorizzazione sanitaria perché non ti posso fare partire l'impianto e poi lo stesso sindaco Vicari si è convinta a farlo partire con una fidejussione di € 500.000,00 e sono passati due anni, anzi tre perché a maggio sono tre. Dal 10/05 del 2005 ad oggi, siccome tu non sei stato capace di produrre un'autorizzazione sanitaria, tu Sorgenti Presidiana il Contratto col Comune di Cefalù, lo strappi ed il Comune di Cefalù tornerà a vivere serenamente almeno un aspetto contabile di quelli che ha parecchio ingarbugliati.

Sindaco francamente io non ho votato Pippo Guercio, ma lui è il Sindaco di tutti i cittadini non soltanto di quelli che lo hanno votato, quindi è anche il mio Sindaco - perciò dal Sindaco della mia Città io chiedo tutela e tutela non è che può essere rispetto al fatto che il Sindaco Domani mattina fa partire una richiesta di autorizzazione in nome e per conto della Sorgenti Presidiana?!

Perché la Sorgenti Presidiana è un privato, ha fatto un investimento, ed ha avuto l'accortezza, l'abilità, la scaltrezza di dire che l'acqua è il bene importantissimo del quale non possiamo fare a meno.
Questo privato ha fatto un investimento serio e ha detto io ti faccio questo impianto, mi costa 6 miliardi delle vecchie lire circa, lo gestisco 25 anni deve passare almeno 2 milioni di metri cubi, perché il minimo era questo, ne passa sempre di più e io ti faccio l'investimento.
Ha preso i soldini e li ha cacciati, qui, per carità, il privato ha ragione, ma il privato deve avere tutte le autorizzazioni, perché il privato ti dice Comune tu non hai una lira, l'impianto te lo faccio io, io ti caccio i soldini è chiaro che a tutte le autorizzazioni ci penso io.

Sindaco stasera io la invito, se la parola diffida può risultare pesante, io la invito!!
Le richieste vanno reiterate significa quando qualcuno l'ha già fatta, chi l'ha fatta è la Sorgenti Presidiana, la deve fare la Sorgenti Presidiana, Sindaco, chiariamo questo.
Il Sindaco del Comune di Cefalù non deve firmare nessuna carta. Io sono convinto che il Dr. Liotta, che è il Direttore Generale e che è la persona che la consiglia tanto è vero che lei lo ha scelto, la saprà consigliare dopo avere letto un paragrafo della convenzione che specificatamente dice che tutte le certificazioni sono a carico delle Sorgenti Presidiana.

Allora io non dubito che la Sorgenti Presidiana possa avere l'autorizzazione, ora però la può avere sappiamo che ora ci vuole e la può avere ora, ora!!
Quando il Sindaco Vicari ha fatto l'ordinanza l'autorizzazione sanitaria non c'era.

Poi c'è anche il discorso della potabilità, Sindaco, mi spiace che non c'è Gucciardo.
Gucciardo và camminando con la macchina piena di bottiglie d'acqua di Cefalù e una sera in pizzeria ha preso una bottiglia dalla macchina e ha detto
"stasera non comprate l'acqua bevetevi questa e c'è scritto "Sorgenti Presidiana"
io ci rissi vivitilla tu ca io m'ha ccattu", io a Gucciardo farei bere quest'acqua" (Applausi).

Il Consigliere Lapunzina, tra gli applausi, mostrò una bottiglia d'acqua di colore torbido portata da un cittadino e continuò :
Sindaco! Quest'acqua io non l'ho presa, l'ha prelevata un cittadino dalla zona Giudecca alle 11,40 del 04/12/2007 l'ho tenuta finora nel mio ufficio della CISL e stasera l'ho portata.
Perché ho portato quest'acqua ?
Perché sulla parola potabilità, Sindaco, ci si gioca parecchio, secondo voi quest'acqua è potabile, no sicuramente, perché se la facciamo analizzare questa avrà una concentrazione di ferro superiore al possibile.

Però, chiaramente, se viene chi deve fare l'analisi nello stesso rubinetto da dove è stata presa quest'acqua e fa scorrere l'acqua per mezz'ora arriverà acqua potabilissima o se la piglia dalla conduttura dell'acqua dalla prese della strada in cui passano fiumi di acqua in trascinamento chiaramente è molto diluito e quindi l'acqua è potabilissima.

Ora vado al dunque, perché non c'entra l'acqua.
Noi abbiamo un'ordinanza, che ha firmato il Sindaco Vicari, che è l'unica ordinanza che in dieci anni dell'Amministrazione Vicari, che è stata fatta firmare agli Assessori, che bisogno c'era?
Questo perché era un'ordinanza pesante, perché come si fa partire un potabilizzatore e una idoneità dell'acqua sulla scorta di una fideiussione di 500,00,0 Euro?
Ora è possibile pagare la vita dei cittadini di una popolazione di 13.000 anime con 500.000,00 Euro?
Non c'è prezzo per la vita umana.

E' chiaro, allora, che quell'ordinanza partita con una fideiussione partiva perché non c'era l'autorizzazione.
Adesso la fideiussione è scaduta e l'autorizzazione ancora non è stata rilasciata.

Io stasera chiedo al Sindaco, con una calma assoluta e con una serenità d'animo, che domani mattina faccia un'ordinanza e dica che l'acqua di Cefalù,
sino a quando non c’è l’autorizzazione sanitaria sul suo tavolo,
perché lei è il primo responsabile dal punto di vista sanitario di Cefalù, prima della D.ssa Coniglio, prima di ogni medico, prima di tutti il responsabile è lei, nelle more che la Sorgenti Presidiana ottenga l'autorizzazione sanitaria,

l'acqua di Cefalù non è potabile, non è idonea al consumo umano.

Ascoltate,
la Vicari ha fatto un'operazione di immagine perché portare l'acqua potabile a Cefalù è stata una operazione di immagine solo per poter passare alla storia come colei che aveva potabilizzato l'acqua.
Basta ricordare a tal proposito la campagna mediatica fatta dalla Vicari a Cefalù e noi, Sindaco attuale compreso, ne stiamo pagando le conseguenze.

Sindaco le do atto che questo è un problema che non le appartiene ma lei lo deve gestire guardando all'interesse collettivo della cittadinanza.
Io, signor Sindaco mi sono letto attentamente questo decreto assessoriale,  c'è tutto quello che potrebbe presentare, domani mattina stessa la Sorgenti Presidiana tranne una cosa che non ha mai ottenuto e cioè è un Decreto del Dirigente Generale rilasciato dal Dipartimento Ispettorato un DIG relativo alla classificazione delle acque della sorgente.
Per rilasciare questo decreto ci devono essere i presupposti, la sorgente deve essere messa a sicurezza, non deve essere esposta a pericoli per esempio qualche bambino che butta dentro qualcosa!
Ci vogliono una serie di cose per salvaguardare la salute pubblica dei cittadini.
Questo certificato non lo rilasceranno mai, fino a quando non si faranno dei lavori indispensabili.

Allora io dico è possibile che noi facciamo passare un'autorizzazione che il Comune di Roccamena ha avuto e che è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 25 gennaio per l'utilizzo delle acque, come un fatto di una formalità, con tutto il rispetto per il Direttore Generale e di tutti gli altri del Comune di Cefalù, e di alcuni signori di Palermo che sono stati coinvolti e che dicono che è una cosa così!!
Io veramente resto sconcertato di come alcuni funzionari della Regione Sicilia possono ritenere che un'autorizzazione sanitaria al consumo umano sia una formalità.

Io non ci sto, vado avanti e non mi fermo.
Ed è per questo che io chiederò di parlare alla Procura, qualcuno dovrà dirmi se siamo folli o se è vero che l'autorizzazione va chiesta prima di mettere in funzione un impianto". (Applausi).

Il Consigliere Lapunzina, continuò reiterando, al Sindaco Guercio  l'invito di revocare l'ordinanza della Vicari e quello di iniziare un' azione legale nei confronti della Sorgenti Presidiana per chiedere alla stessa di produrre entro un termine ben preciso l'autorizzazione sanitaria pena la rescissione del contratto.

Lapunzina, rivolgendosi al Sindaco, così concluse :
“Se Lei così facesse sarebbe un segnale positivo di una discontinuità rispetto a scelte del passato che noi consideriamo scellerate.
Io sono sicuro che anche i colleghi di Forza Italia che sicuramente sono stati vicini al Sindaco Vicari possano convenire sul fatto che se manca un presupposto per rilasciare un'ordinanza di potabilizzazione e anche l'autorizzazione sanitaria, che però non si capisce nemmeno perché ci voleva la fideiussione, ecco il ragionamento che io voglio fare a tutte le autorità.
Se c'è bisogno della fideiussione perché mancava l'autorizzazione sanitaria è chiaro che se non c'è né l'autorizzazione né la fideiussione non c'è nulla, è chiaro che bisogna fare la revoca.

Noi ce lo aspettiamo e siamo certi che lei avrà da parte del Direttore Generale, ma anche da parte di Avvocati che collaborano con lei proprio nell'attività quotidiana che Lei svolge da Sindaco, avrà i presupposti di legge per cercare di venire incontro alle esigenze della città e salvaguardare prima di tutto quelli che sono gli interessi dei cittadini" (Applausi).

Dopo Lapunzina ad intervenire fu il Consigliere Mangano il quale
“ribadisce di avere sempre sostenuto che se ci sono inadempienze da parte della Ditta,il Comune è obbligato ad agire di conseguenza e dichiara di non avere mai condiviso la questione di un potabilizzatore fatto in questi termini, tra l'altro, avendo una rete idrica fatiscente per lo più peggiorata ancora di più adesso. Il Comune non può continuare a pagare le bollette ad una Ditta che non rispetta i termini della convenzione”. (Applausi).

Gli interventi dei Consiglieri Lapunzina e Mangano sono stati riportati così come risultano trascritti nella :
DELIBERAZIONE ORIGINALE DEL CONSIGLIO COMUNALE N°12 del 10/12/2008.
(Applausi) compresi.

(continuerà)

Saro Di Paola, 5 luglio 2013