La “dichiarazione di guerra” del Comune a “Sorgenti Presidiana” (terza parte)

Ritratto di Saro Di Paola

6 Luglio 2013, 07:19 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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(continua gli articoli : http://www.qualecefalu.it/node/2562  e http://www.qualecefalu.it/node/2575)

Dopo Mangano ad intervenire nel dibattito fu il Consigliere Franco :
Nessuno deve speculare sulla questione dell’acqua ai danni di una comunità …non dobbiamo fare come si è fatto in questi precedenti 10 anni di Amministrazione con la cura degli interessi personali di pochi e del rampantismo politico sfruttando un bene primario come l'acqua, operato attraverso un project financing.
Lo ha detto proprio l'altra sera l'Assessore Abbate e non io, quando ha precisato che questa concessione venticinquennale è assolutamente sproporzionata rispetto ai rischi che corre questo privato, il quale in tre anni, tre anni e mezzo riuscirà ad abbattere i costi dell'investimento che ha operato.

Io credo che questo Comune non possa essere ostaggio di questo privato e invece questa sera ci dobbiamo sentire dire che nel silenzio delle segrete stanze con la connivenza di questi signori che, avranno anche la laurea, ma non dimostrano assolutamente l'intelligenza per averla, che siedono nelle fumose stanze della Regione in cui si persevera nel parassitismo burocratico che in questa regione è uno dei mali che allignano da decenni se non da secoli.
Queste persone cosa fanno che non capiscono la realtà di Cefalù, che non sanno neanche di cosa stanno parlando, rilasciano e danno al Sindaco tutto il beneplacito che si vuole.

Sono indignato!

(Il verbale della conferenza di servizio che ha fatto restare allibitoLapunzina ed ha indignatoFranco)

Mi sto vergognando di avere la laurea se questa laurea è messa sullo stesso piano di persone come queste che giocano e guadagnano dieci volte rispetto a me che sono povero operaio della scuola.
Queste persone giocano sulla sua pelle signor Sindaco.
Quindi se l'opposizione e la maggioranza Le dicono di stare attento, di non commettere passi falsi, di tutelarsi e tutelare i cittadini, lo fanno a ragion veduta e perché sono preoccupati di quello che sta avvenendo.
Queste persone che autorizzano e danno il loro placet, la Dott.ssa Loredana Amalfi è la stessa persona che in data primo luglio 2005 firma una nota insieme all'altra Dott.ssa Villini, che fa parte pure di quel tavolo tecnico di ieri, dice che ritiene l'acqua immessa nella rete idrica del Comune di Cefalù idonea al consumo umano, però dice, occorre altresì precisare che prima dell'immissione in rete dell'acqua trattata è necessario che vengano acquisite tutte le autorizzazioni, sia per l'attivazione che per la messa in sicurezza dell'impianto di potabilizzazione.

Credo che sia quanto mai indicativo di quello che è stato detto finora da noi anche perché è palese che quest'autorizzazione la deve avere la Sorgenti Presidiana s.r.l. non la può richiedere il Comune. Questo è un atto da parte di un privato che deve presentare tutte le autorizzazioni prima di potere immettere in rete, non dopo.
Non dopo tre anni ed è da lì che nascono tutte le nostre difficoltà, i nostri problemi e da li che nasce l'indignazione dei cittadini, perché in questo momento noi paghiamo come se fossimo cittadini degli Emirati Arabi un'acqua che in realtà e assolutamente imbevibile.
Noi siamo nella possibilità di costringere questo privato a fornirsi di tutte le autorizzazioni altrimenti che si ritorni all'acqua che c'era prima.

Il Sindaco compia un atto di coraggio politico, faccia appello a tutte le forze sane di questa città sia che siano di maggioranza o di opposizione e ascolti quello che noi diciamo perché quello noi  diciamo è anche la voce dei cittadini che lo hanno eletto e di quelli che non l'hanno votato, perché hanno gli stessi diritti degli altri.
Quello che noi sottolineiamo al Sindaco è appunto un atteggiamento, così come il Sindaco ha dichiarato a Cefalùnews, di diverso stile rispetto ad altri che purtroppo risiedono in quel sito e che purtroppo ancora una volta offendono le persone che in questa città rappresentano i cittadini.
Quello del Sindaco, gliene do atto, è atteggiamento molto costruttivo e di grande apertura.
Quello di riconoscere alla minoranza che in questa sede dice delle cose che il Sindaco ascolta e che ha dimostrato almeno in quella dichiarazione di rispettare, è un grande gesto di apertura politica e di intelligenza".

Ad intervenire dopo Franco fu il Consigliere Calabrese :
Suggerisco al Sindaco di fare una scaletta delle cose da fare, con in primis la sospensione del ruolo che ha dato vita all'emissione delle fatture.
I motivi a monte ci sono, vista l'assenza dell'autorizzazione.
In secondo luogo suggerisco al Sindaco di chiedere immediatamente ad un serio esperto un parere sul caso.
La sospensione del ruolo è necessaria in quanto eviterebbe, viste le gravi macroscopiche anomalie, un danno all'Ente.
So per certo che molti cittadini si stanno attrezzando per agire contro il Comune di Cefalù.

Difendiamo, quindi la credibilità della politica, la trasparenza dell'agire politico, che mi pare fino a questo momento quest'Amministrazione ha mostrato in questi mesi di avere, con coscienza e mi riallaccio con quanto detto dal Consigliere Toni Franco.
Con senso di responsabilità e lealtà questo Sindaco molto spesso ha ascoltato i consigli anche dell'opposizione nel bene unico della città e dei cittadini.

Quindi, come dicevo pocanzi, ci sono a monte due motivi, uno sanitario da verificare domani stesso ed un altro di carattere tecnico che riguarda l'anima stessa del ruolo.
Dico non possiamo evidentemente chiedere un nolo contatore con delle cifre spaventose, non possiamo neppure consentire ai cittadini di S. Ambrogio di pagare un'acqua che molto probabilmente, se la memoria non mi inganna, c'è un'ordinanza che vietava la potabilità in quanto quell'acqua non era appunto bevibile e non utilizzabile per consumi umani, quindi ritengo quanto meno che queste bollette vadano verificate proprio per evitare che i cittadini Cefaludesi Ambrosiani ,vadano ad agire contro il Comune vincendo la causa.

Il Consiglio che possiamo dare all'Amministrazione è quello di affrontare, così come sta facendo il Sindaco con serietà, con senso di responsabilità, con amore verso la città di verificare come stanno le cose.
Partendo appunto da domani dando incarico ad un tecnico a degli esperti che vanno a verificare effettivamente se manca questa benedetta autorizzazione sanitaria,
se manca non c'è dubbio che si è verificato un inadempimento contrattuale, motivo maggiore per sospendere il ruolo.”

Dopo Calabrese fu la volta di Corsello :
"Questa sera abbiamo una contraddizione in più perché il documento della conferenza di servizi ci dice che l'impianto non ha l'autorizzazione sanitaria e che l'acqua è idonea al consumo umano.
L'Amministrazione assieme al Consiglio deve cercare di risolvere il problema per il bene dei cittadini con un atto di coraggio sospendendo il ruolo e quindi le bollette.

Perché sono errate per un problema di tariffazione, sono errate per un problema di fatturazione, sono errate per un problema di lettura, sono errate perché contengono una quota di potabilizzazione illegittima che è reIativa all'anno 2005, sono errate perché contengono una idea di acqua potabile che tale purtroppo non è e dobbiamo avere il coraggio fino in fondo di dirlo , è questo il nocciolo della questione.

E allora stasera per essere concreti, quali risposte diamo ai nostri cittadini?

Sindaco, sono dell’avviso e chiedo di sospendere il Consiglio Comunale per elaborare un documento chiaro che dia risposte concrete, decise e definitive che tutti noi, mi auguro all'unanimità ci impegniamo questa sera a votare per dare una risposta chiara".
Il Consigliere Lapunzina nel dichiarare di essere favorevole alla sospensione ebbe a ricordare  che “in questo momento siamo senza autorizzazione sanitaria e che da questo devono da subito partire provvedimenti che siano conducenti".

La proposta di sospensione del Consigliere Corsello,messa ai voti dal Presidente,venne approvata all'unanimità da tutti e 13 i Consiglieri presenti e votanti.
(continuerà)

Saro Di Paola, 6 luglio 2013