Una cronaca per una (vera) corretta informazione.

Ritratto di Angelo Sciortino

12 Luglio 2013, 17:48 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Domenica 14 luglio il Sindaco sarà presente a Radio Cammarata, per parlare delle recenti sentenze e delle temute chiusure, che esse comporteranno. Si parlerà soprattutto della sentenza del TAR, che mette in forse la sopravvivenza del centro nascite dell'ospedale Giglio. Almeno così dovrebbe essere, se vogliono informarsi correttamente i cittadini e soprattutto se si vuole rassicurarli.

Su questo secondo punto non dubito che il Sindaco saprà farlo con abilità, come dimostrano le tante assicurazioni e rassicurazioni, che da poco più di un anno elargisce, anche di fronte all'incombere di pericoli gravissimi. Non sembra venirgli difficile. Gli basta travisare un poco il passato, annebbiare la vista del presente e lanciarsi con spericolata fantasia nel futuro.

Io mi auguro che domenica egli abbia un diverso modo di parlare di un problema preoccupante. Non ho nulla da suggerirgli sul futuro, che dipende dalla sua fantasia, anche se spero che tale sua fantasia non sia troppo scollegata dalla logica. Ma un breve riassunto del passato voglio farglielo, nella speranza che ci rifletta.

Era quasi in corso la campagna elettorale del maggio 2012, quando il Governo regionale, nella persona del suo assessore alla sanità Russo, decretò la chiusura di diversi punti nascita e fra questi di quello di Cefalù. Insieme a quattro amici e con l'appoggio del gruppo No alla chiusura del punto nascite stilammo un breve documento e raccogliemmo migliaia di firme. Era in corso tale raccolta, quando nella nostra via Matteotti, incontrando casualmente Rosario Lapunzina, candidato ancora in pectore a sindaco, gli parlai dell'iniziativa, per sentirmi rispondere che “quello non era il mezzo migliore” e che spettava alla politica agire. A questa osservazione, alla quale concedevo una sua seppur minima verità, risposi ch'era il caso che proprio il PD di Cefalù doveva chiedere ai parlamentari regionali di togliere l'appoggio al Governo regionale e al suo assessore Russo, finché essi non avessero mostrato più rispetto per gli interessi del nostro Paese. La sua risposta mi fu quasi urlata in faccia: “da quando in qua t'interessi di politica regionale? Tu devi interessarti della politica locale!”. La sua agitazione mi sembrò tanto esagitata, che preferii non continuare.

Lo stesso accadde con il segretario cittadino Vincenzo Garbo, che mi rimproverò di gridare il mio rimprovero al PD per l'appoggio al Governo Lombardo, che tanto male faceva a Cefalù. Forse il poveretto leggeva nei miei occhi la voglia di gridare, perché materialmente me lo impedivano la mia laringite e la mia faringite croniche.

Poco dopo lessi sul blog L'altra Cefalù che il consigliere provinciale Gaetano Lapunzina auspicava una simile iniziativa. Ne fui felice e sperai. Ma inutilmente. Il PD regionale non tolse l'appoggio al Governo Lombardo e quello di Cefalù chiese e ottenne l'appoggio dell'MPA nelle elezioni comunali, in cui presentò una propria lista in appoggio alla candidatura Lapunzina.

Intanto il comitato spontaneo, senza alcun appoggio politico, finita la raccolta delle firme, presentò il proprio documento ai destinatari e rimase in attesa.

Intanto Lapunzina, eletto sindaco, organizzò una riunione in Comune, ma dimenticò d'invitare il comitato spontaneo. In quella riunione, alla quale parteciparono i Sindaci di altri comuni interessati al centro nascite, fu presa la grande decisione di dare incarico agli avvocati Terregino e Di Paola di presentare un ricorso al TAR. Si dimenticò che il problema era innanzitutto politico e che in tale sede non era stato affrontato come dovuto. I due avvocati, con uno sforzo di fantasia giuridica e con altrettanta capacità professionale, riuscirono a imbastire un ricorso ammissibile, per il quale fu concessa una sospensione del famigerato decreto Russo. Una settimana fa i Giudici, entrando nel merito, hanno rigettato il ricorso. Questa sentenza l'ho criticata subito dopo e non ci torno su.

Resta il fatto che il Sindaco mostra di non voler considerare che una decisione politica non si combatte sul campo giudiziario, perché ha dichiarato di voler presentare appello al Cga. E' come se si attacca il nemico su un luogo diverso da quello in cui si trova. Ho una grande stima degli avvocati Terregino e Di Paola e spero che essi sappiano spiegargli quanto poco varrebbe questo appello, se l'Amministrazione è incapace di far valere le sue (e le nostre) ragioni sul piano politico. In caso contrario la sconfitta sarà certa e la perdita finanziaria altrettanto certa.

Questa breve cronistoria vuole, comunque, evitare che il Sindaco s'illuda d'ingannare l'opinione degli ascoltatori di domenica prossima e soprattutto vuole che risponda alle domande implicite in essa. Vuole, soprattutto, essere una vera corretta informazione, diversa da quella suggerita da Sindaco, per rispondermi in altro intervento (http://www.qualecefalu.it/node/2609) .

Commenti

Tra laringite e prostata mi sa che sei messo proprio male caro Angelo...  ;)
Ricordo bene quel periodo, per aver condiviso la Tua idea della raccolta firme insieme a Peppe Livecchi e ad altri/e concittadini, offesi per quel provvedimento che, oggi, rischia di diventare DEFINITIVO.
Ritengo, pure, che bisogna tenere su due piani distinti l'aspetto tecnico-giuridico e quello politico.
Sul primo mi sento ampiamente garantito dalla professionalità e competenza dei due colleghi, Avv. Terregino e Di Paola, e non sarà certo una pronunzia del TAR Palermo a far venir meno la stima ed il rispetto, umano e professionale , verso di loro.
L'aspetto "politico" è cosa diversa.....
Mi sarei aspettato, come tutti, ben altra reazione.....ma non dispero !
Certo... a leggere di certe vergognose proposte legislative provenienti proprio dal PD circa questioni di ineleggibilità ed incompatibilità un mezzo sorriso "schifiato" lo faccio...eccome !
E l'assordante silenzio che accompagna tali iniziative mi lascia ancora più perplesso....
Ma aspettiamo....è l'anno della Fede !  ;)

Segnaliamo che, ancora una volta, il conteggio delle letture risulta falsato a causa di un visitatore di Villabate, di cui abbiamo identificato l'I.P. .