Allarme Suidi: occorrono fondi e modifiche alla normativa vigente

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29 Agosto 2013, 15:48 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Fonte: Ufficio Stampa Ente Parco delle Madonie

Allarme Suidi: occorrono fondi e modifiche alla normativa vigente

"Da anni l'Ente Parco delle Madonie è impegnato in prima linea nella difficile lotta per arginare l'allarmante fenomeno della proliferazione di suidi in area di parco - afferma il direttore Salvatore Carollo - ma oggi a causa della mancanza di fondi ed in virtù di una normativa regionale che contrasta con quella nazionale in materia di controllo della fauna selvatica, ci troviamo praticamente con le mani legate". La normativa regionale infatti non consente ad oggi, neanche in piccola parte, la commercializzazione o l'autoconsumo dei capi catturati, cosa che invece è consentita dalla normativa nazionale. Se a ciò si aggiunge la drastica carenza di fondi, a causa di uno stanziamento di bilancio che per l'intero 2013 ammonta a poco più di 100 mila euro, ne deriva una situazione di totale paralisi difficile da superare. "Da un canto - specifica il dirigente Peppuccio Bonomo - il solo piano di gestione, redatto da uno staff di tecnici incaricati (a seguito di una procedura ad evidenza pubblica) dal Parco per il controllo dei suidi, prevede una spesa annuale di 165 mila euro e, d'altro canto, l'attuale normativa regionale blocca di fatto la fase di smaltimento successiva alla cattura dei suidi poiché consente soltanto la beneficienza o in alternativa l'incenerimento dei capi, il tutto a carico dell' Ente Parco e senza specificare nessuna voce d'entrata capace di finanziare queste procedure. In una tale situazione il Parco non potrá mai far fronte ai piani di cattura mentre gli abbattimenti son attualmente interdetti dal decreto 183 del 2012 emanato dall' Arta in attuazione Piano Gestione Monti Madonie di Rete Natura 2000". E' bene ricordare come l'Ente Parco in questi anni abbia fatto di tutto per affrontare e risolvere questa emergenza, facendosi parte attiva e redigendo anche un dettagliato disegno di legge che, se venisse approvato, potrebbe porre fine ad una situazione di disagio non più tollerabile per il territorio.