L'imposta di soggiorno : perchè sì

Ritratto di Salvatore Solaro

22 Luglio 2012, 23:08 - Salvatore Solaro   [suoi interventi e commenti]

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Senza soldi il prete non canta messa. Senza soldi  - imposta di soggiorno (escluderei  i minori di sedici anni) -  chi fà turismo  a Cefalù, puo' solo organizzare un concerto per eseguire, a fine stagione,   il "Requiem" di Mozart. Il bilancio del Comune di Cefalù presenta risultati contabili prossimi al fallimento. L'imposta di soggiorno, nel settore turistico, puo' rappresentare una buona boccata d'ossigeno per risollevare le sorti della città. Chi ospita turisti, li ospita perchè la sua attività ricettiva si svolge in una località che ha una storia importante nel settore,  che trova ancora acquirenti. Chi vende le sue camere e ospita turisti, riesce a venderle perché il "logos" si chiama Cefalù. Ne ricava un utile ed  é giusto quindi che in cambio,  una parte dello stesso venga restituito a chi di Cefalù se ne occupa. La sua attività ricettiva esiste perché esiste il "logos" che ha bisogno di cure, attenzione, amore, in assenza del quale puo' solo cambiare mestiere.     Per il resto é un'imposta che già in altre località si paga da alcuni anni sotto varie forme e nessuno  fra gli  operatori ha criticato la scelta, se non quelli che per "ideologia" hanno una certa  repulsione nei confronti delle tasse.  Facendo una stima sul possibile gettito dell'imposta con riferimento alle 619.000 presenze del 2011, e sulla base dell'importo della tassa pari ad 1 euro per presenza per i complessi ricettivi (alberghieri, villaggi e residence) e 0,50 euro per le altre tipologie ricettive (B&B, Affittacamere, Campeggi), il totale potrebbe ammontare a circa  500.000 Euro. Quante cose si potrebbero fare per rendere la città migliore in tutti i suoi aspetti e più accogliente?