L'Anima dell'Architettura

Ritratto di Salvatore Curcio

4 Agosto 2012, 17:33 - Salvatore Curcio   [suoi interventi e commenti]

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L’architettura è la casa dell’uomo e l’uomo è la casa dell’anima, così come l’architettura della città è una grande casa e l’architettura della casa è una piccola città.

Architettura e anima, per potere vivere nel rispetto dei bisogni più profondi della vita dell’uomo, devono dialogare e coesistere. In modo analogo dialogano e coesistono l’abitazione e la città, l’individualità e la collettività, la tradizione e la contemporaneità.

Questa rubrica vuole mettere in luce “L’Anima dell’Architettura” del territorio in cui viviamo, in relazione alla storia e alla tradizione locale, senza tralasciare però le influenze culturali provenienti dal mondo esterno che hanno condizionato il modo di utilizzare lo spazio da noi abitato.

Credo che, attraverso lo studio dei luoghi del nostro vissuto quotidiano, possiamo conoscere meglio le radici culturali e spirituali a cui apparteniamo e, attraverso la conoscenza, sensibilizzare la nostra anima alla cura della città e del territorio.  Si può ottenere ciò, se concepiamo l’architettura nella sua duplice essenza, materiale e creativa. Essa deve essere intesa pure come un’attività della psiche e dell’immaginazione, non serve solo ad abitare nell’eccezione di Heidegger, non si tratta di un riparo fisico, ma anche a dare riparo e stimolare l’immaginazione. Riparo e nutrimento non sono rivolti esclusivamente al corpo, ma anche all’immaginazione e all’invenzione che sono in vita nell’ “Anima Umana”. Non è detto che questo atteggiamento di rispetto verso lo spazio dell’architettura nella sua generalità, non possa aiutarci a migliorare ancor di più le relazioni interpersonali, così da educarci alla "cura della vita" che, in particolare oggi, è tanto più importante perché significa educarci alla democrazia, per non rischiare di smarrirci in una società che non riconosce la centralità di ogni essere umano.

Si prevede la pubblicazione di progetti, saggi e studi personali, allo scopo di mettere in luce “L’Anima dell’Architettura” del territorio in cui viviamo, con l’auspicio che tale lavoro possa servirci a vedere i luoghi della nostra vita quotidiana, come luoghi che formano e modellano l'identità di ognuno di noi.