Giuseppe Santacolomba

Ritratto di Salvatore Culotta

26 Novembre 2013, 09:32 - Salvatore Culotta   [suoi interventi e commenti]

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Giuseppe Santacolomba
Un tizio dietro la Cattedrale

Giuseppe Santacolomba con l'amico Italo Piazza

In una zona di confine tra arte e artigianato, in bilico tra hobby e lavoro (sia pure part-time), con un pizzico di allegra follia, nonché tra l’erba e gli alberi dietro il Duomo, si trova una persona – Giuseppe Santacolomba – che realizza, costruisce, inventa, a quanto ne so da tempo ma io lo conosco da poco,  “opere”, come dicevo, difficilmente per me ascrivibili a questo o a quel campo di attività e creatività, ammesso che qualcuno, non io, senta il bisogno di appiccicare etichette.

Certo altri con maggior esperienza potranno trovare affinità con analoghe opere.

A me basta far camminare gli occhi dentro tutte quelle linee scavate (con un attrezzo che è in realtà un bel chiodo) in un inseguirsi di circonvoluzioni che a volte si risolvono in un grottesco viso, in figure di persone o di animali o in una sola loro parte, e che – bisogna pur dirlo – (affinchè non si monti la testa) sono, ma non sempre, difficili da individuare esistendo più che altro nella mente del loro creatore. Mente che racchiude una quantità di visioni della civiltà greca, egiziana, azteca, inca con puntate nell’arte moderna, ma che contiene ( e trasmette) soprattutto la voglia di trasformare qualsiasi pezzo di materiale, gasbeton,legno, tufo, calcinacci e tutto ciò che capita a tiro. E’ una cosa che mette allegria. Poi, chi vuole, può parlare di arte, di riciclo o di altre serie amenità.

E così, in un angolo di terreno dietro la Cattedrale, chi lo cerca trova Giuseppe Santacolomba e lì passano, alcuni per caso altri intenzionalmente, turisti e amici, ai quali, ogni tanto confida che un suo sogno è ricostruire alcuni capitelli, esterni, del Duomo.

Nel frattempo tra i mali e i beni della quotidianità, con un chiodo e una raspa scava solchi in un qualche blocco di un qualche materiale prima inutile e poi – scegliete pure – ancora inutile? utile? bello? brutto? …

Commenti

Pavel Konecny, professore di storia dell’arte dell'Università di Olomouc  nonché collezionista ceco di arte naif e outsider art ha inviato la breve nota che segue dopo aver visto l’articolo  su Giuseppe Santacolomba  (http://www.qualecefalu.it/node/5484) :

E’ creativo ed originale. E’ sicuramente una scoperta interessante che riguarda l'arte spontanea. Gli artefatti fotografati  hanno qualità differenti tra loro, ma alcuni sono veramente eccezionali. Le opere le vende ai turisti o vengono fatti per la sua gioia? Per concludere io metterei volentieri alcune delle sue opere nella mia collezione.” 

Notizie su Pavel Konecny ed una lunga intervista sono reperibili in rete, quello che segue è un piccolo stralcio:

"Quattro anni fa la sua collezione è stata esposta nella galleria dello skanzen dell’architettura popolare a Příkazí, non lontano da Olomouc dove il collezionista Pavel Konečný vive. Quest’anno parte della sua collezione ha costituito la mostra “Outsider Art : La collezione di Pavel Konečný” che si è tenuta presso la Galleria Montanelli in via Nerudova. L’ex direttore della Sovrintendenza alle Belle Arti di Olomouc segue da 40 anni lo strano fenomeno chiamato art brut. Il collezionista, oggi già in pensione, non intende rimanere inattivo e così si dedica all’ampliamento della sua copiosa collezione e ha in programma di far uscire ogni anno una pubblicazione di "Marginalia" circa un autore iscrivibile all’ambito della creazione non professionale che non sia conosciuto, magari scoperto da lui stesso."...

Tratto da: www.cafeboheme.cz/?p=968

Caro signore Culotta,

sono un collezionista di arte spontanea (art brut) nella Repubblica Ceca, ho contatti con Hana Stepkova. Sono interessato alla creazione di scultore Giuseppe Santacolomba in Cefalu. Si può scrivere più su di esso? Quanti anni ha, quale professione ha, molti anni formata? Forse è più  spontaneo creatore in Sicilia. Grazie.

Saluti,  Pavel Konečný

konecny.p@raz-dva.cz