Con Pippo Civati un forte cambiamento per il PD

Ritratto di Nicolò Pizzillo

30 Novembre 2013, 17:58 - Nicolò Pizzillo   [suoi interventi e commenti]

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Domenica 8 Dicembre si svolgeranno le elezioni primarie per la scelta del segretario nazionale del Partito Democratico, ma non solo, si sceglieranno anche i componenti dell’Assemblea Nazionale del Partito, il vero organo di indirizzo politico, sulla base delle liste collegate ai candidati alla segreteria. 

Guardare le liste, confrontare i candidati, vedere da dove vengono è un modo per scegliere il candidato giusto, perché il PD avrà la faccia del segretario, ma le scelte le faranno, per fortuna, gli organi rappresentativi della "base" fatta da iscritti ed elettori.

Ho scelto di sostenere Pippo Civati, e ne sono il capolista per il Collegio Palermo Provincia, all’interno di una lista di “forte rinnovamento” volutamente composta “a trazione madonita” (con me ci saranno, tra gli altri, il Segretario del Circolo PD di Collesano Angelo Gargano e la giovane militante castelbuonese Marianna Mercanti), perché credo che questo partito vada seriamente riformato partendo, prima che da un’idea chiara di Italia e di Territorio, da un’idea chiara di se stesso, perché se non sai davvero chi sei e da che parte stai non puoi permetterti di decidere per gli altri.

Un partito che, nel vuoto di una destra da riorganizzare, senza farsi tentare dalle sirene della “vittoria e potere a tutti i costi”, sappia rafforzare la sua identità di sinistra, moderna fuori dagli schemi del passato, ma sempre attenta alla tutela dei diritti del lavoro e delle persone, con coraggio e spirito identitario senza rincorrere e farsi mettere all’angolo dalle “larghe intese” che sono e rimarranno un’esperienza di emergenza destinata a chiudersi molto presto.

Un partito che non sia un treno sul quale salire per andare al potere ma l’organizzazione di una sinistra plurale ed europea che sappia affrontare le complessità e le criticità del presente senza dubbi di identità e con chiarezza, perché solo con la chiarezza si possono riconquistare i tanti cittadini che si stanno sempre più allontanando dalla partecipazione politica.

Un partito che non sia la “longa manus” del governo ma sia, allo stesso tempo, cassa di risonanza per le cose buone ma anche organo di indirizzo politico e critica costruttiva per le scelte che si dovranno prendere nell’interesse di tutti; un partito organizzato su base territoriale per dare una rappresentatività vera delle specificità e delle rivendicazioni locali e che sappia, davvero, battersi per una riforma elettorale che riconsegni definitivamente il potere di scelta ai cittadini.

La scelta di Civati è tutto questo ma non solo; è, soprattutto, l’alternativa allo stato delle cose, la terza via, per costruire, finalmente, insieme a quanti lo vorranno, il Partito Democratico come lo abbiamo sempre immaginato, un partito che sappia chiudere definitivamente con il “correntismo” e che nei giusti momenti in cui la gente chiede il cambiamento si sappia rinnovare iniziando dal suo interno.

Il sostegno a Pippo Civati come segretario nazionale del PD, non è soltanto una richiesta di sostegno alla mia persona ma una richiesta di sostegno ad un progetto di “forte rinnovamento” di cui questo partito e questo territorio hanno bisogno.

Domenica 8 Dicembre tutti i cittadini, iscritti e non al PD, potranno partecipare a questo nuovo percorso, perché LE COSE SI CAMBIANO CAMBIANDOLE, a partire dai propri organismi di governo.

                                                                                 Nicolò Pizzillo
                                                                                Consigliere Comunale PD-Cefalù

Commenti

Dal Manifesto Elettorale, mandato in rete dal Sig. PIZZILLO, si evince con grande chiarezza che il <Progetto> del candidato alle Primarie CIVATI, di cui egli è autorevole capolista in questo Collegio, sarebbe quello: di creare <un Partito di aggrecazione della sinistra europea ,un partito pluralista, fuori dagli schemi del passato>.

Questo Progetto si presta, secondo me, a qualche osservazione: fino ad oggi, questo Partito, è stato fuori dalla sinistra europea? Non è stato pluralista? E'  stato sempre all'interno di vecchi schemi del passato?.

Se è così: è stato, dunque, un Partito di una Sinistra autoreferenziale, falsamente europeista e pluralista, un Partito di vecchio stampo Catto-comunista .

Su questo non posso che concordare con il Sig. CIVATI; ed è, anche, per questo che da parecchi anni ho lasciato questo partito e i suoi <derivati trasformistici>.

Al contrario di altri, che lo hanno e lo rappresentano, orgogliosamente a prescindere del risultato delle Primarie.