Primarie = scontro di potere tra Ex DC ed Ex PCI

Ritratto di Salvatore Cangelosi

30 Novembre 2013, 19:37 - Salvatore Cangelosi   [suoi interventi e commenti]

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Quella che per il PD è sempre stata una operazione mediatica-propagandistica, con risultato scontato in partenza (infatti  a contrapporsi, in fasulle competizioni, ci sono stati sempre un LEADER sostenuto da quasi tutto il partito e figure di contorno politicamente irrilevanti), nel momento in cui la LEADERSHIP viene contesa realmente, si dimostra una iniziativa fortemente destabilizzante per questo partito e, mette in evidenza i suoi caratteri peculiari, che sono quelli del suo gruppo Dirigente e di gran parte dei suoi militanti più politicizzati: l'opportunismo, il doppiogiochismo, la furberia.

Dal Piemonte alla Sicilia passando dalla Campania e dal Lazio, vengono fuori notizie di brogli vari,di tesseramenti fasulli ,persino di scontri fisici tra opposte fazioni.

Quello che un tempo veniva silenziato dalle regole del cosidetto <Centralismo Democratico>, o dal motto <i panni sporchi si lavano in casa>, esplode con virulenza, grazie a due candidati RENZI e CUPERLO e ai loro SUPPORTER che non lesinano mezzi nello scontro.

Il primo, utilizzando i metodi tipici dei Democratici Cristiani, si è imposto prima come Sindaco di Firenze, su un candidato EX PCI, DALEMIANO; adesso sta portando avanti la stessa operazione nei confronti di un'altro DALEMIANO il Compagno CUPERLO, (poi continueranno a dirci che DALEMA non conta più niente dentro il PD).

Il CUPERLO però, godendo del sostegno di quasi tutti gli Ex Gerarchi del vecchio PCI, risulta un candidato molto pericoloso e non facilmente battibile.

Gli altri, i cosiddetti CACICCHI, stanno a guardare preoccupati, cercando di capire per tempo chi può essere il vincitore, per poter salire sul suo carro tempestivamente.

NE VEDREMO DELLE BELLE!.

La prima è la decisione di PRODI di disertare la <PARATA>; non per protesta nei confronti di quello che sta succedendo, ma perchè gli brucia ancora la sconfitta inflittagli dai Compagni del PD nella sua corsa al Quirinale (figuratevi se avessero rinunciato ad una persona di fiducia in questo incarico).

A tentare di mettere il silenziatore a questo casino un presunto <COMITATO di SAGGI>, presieduto da un'altro gerontocrate, comunista convertito.