Se noi siamo gli "odierni Robin Hood" il Sindaco è "il novello Sceriffo di Nottingham"

Ritratto di Francesco Riggio

10 Dicembre 2013, 13:17 - Francesco Riggio   [suoi interventi e commenti]

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Con la seguente nota i Consiglieri comunali Francesco Riggio, Giovanni Cassata e Rosario Giardina rispondono alla lettera inviata dal Sindaco Lapunzina a Cefalunews (http://www.cefalunews.net/0_2014/Municipio-cefalu.asp?id=36783#alto), in risposta a quanto scritto dai tre che, a loro volta, replicavano al Presidente del Consiglio Antonio Franco il quale, in una sua nota, aveva ritenuto "non ricevibile" la richiesta e la proposta di convocazione in sessione straordinaria del Consiglio Comunale per discutere sulla "Applicazione dell’IMU alle unità immobiliari concesse in comodato a parenti". – n.d.r.:


Ci complimentiamo con il Sindaco Lapunzina per l'azzeccatissima similitudine letteraria che identificando noi Consiglieri quali "odierni Robin Hood", fa di lui il novello Sceriffo di Nottingham, che, al Servizio del Principe Giovanni I Senzaterra d'Inghilterra, affama il popolo con il continuo aumento dell'imposizione tributaria.
La storiella dei debiti pregressi ha ormai saturato la pazienza dei cittadini cefaludesi che a quasi due anni dall'insediamento del Sindaco Lapunzina non vedono, neppure all'orizzonte, il raggiungimento di nessuno dei risultati promessi.
Con riguardo all'indicazione delle fonti da cui attingere i fondi necessari per evitare il perpetrarsi di sempre maggiori imposizioni fiscali e tributarie, precisiamo che in relazione all'IMU la copertura era prevista da un fondo statale appositamente costituito in favore dei Comuni, mentre con riferimento alla TARSU avevamo individuato la copertura attraverso il piano di recupero dall'evasione con particolare riguardo agli immobili ancora attualmente non censiti. Invitiamo, pertanto, il Primo Cittadino a prestare maggiore attenzione alle proposte ed agli emendamenti che proponiamo, prima di attivarsi freneticamente per farli dichiarare inammissibili o irricevibili.
Il Primo Cittadino, infine, che intollerabilmente, mistificando la realtà, continua ad affermare di avere evitato la dichiarazione di dissesto finanziario dell'Ente, invero, durante il suo ultimo intervento-comizio in Consiglio Comunale ha ammesso che la nostra richiesta di accesso al "Salvacomuni" è ferma al Ministero, perché si attende l'esito del Giudizio in Cassazione.
Ribadiamo per l'ennesima volta che detto Giudizio non sarebbe mai esistito e l'incubo del dissesto sarebbe ormai definitivamente superato se solo il Sindaco, anziché scommettere su se stesso con i nostri soldi ed insistere nell'inutile teorema che avrebbe dovuto legittimare il suo trascorso politico, si fosse limitato a far deliberare e trasmettere per tempo l'istanza di adesione.
Ci limitiamo a riportare testualmente quanto la Corte dei Conti scrive nell’Ordinanza n. 1/2013/PRSP dei 14/12/2012 - 10/01/2013, con l'auspicio che il Sindaco Lapunzina abbia almeno il buon senso di tacere sul punto. “In via preliminare, la Sezione, prendendo atto della dichiarazione del sindaco circa la volontà dell’ente in questione di ricorrere alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale di cui all’art. 243 bis del TUEL, deve rilevare innanzitutto che, alla data dell’adunanza, il ricorso alla predetta procedura non risulta essere stato deliberato dall’organo consiliare dell’ente, né, di conseguenza, trasmesso a questa stessa Sezione regionale di controllo nella forma e nei termini stabiliti dall’art. 243 bis sopra citato. In mancanza della predetta deliberazione formale, a prescindere da ogni valutazione sull’ammissibilità della stessa nella presente fase del procedimento in atto, la Sezione ritiene di dover provvedere direttamente agli ulteriori adempimenti richiesti dall’art. 6, comma 2 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149 e procedere quindi, allo stato degli atti, alla verifica del perdurante inadempimento dell’Ente rispetto all’adozione di misure correttive idonee a ristabilire gli equilibri di bilancio e all’accertamento della sussistenza delle condizioni di cui all’art. 244 del TUEL”.

                                                                                               Francesco Riggio
                                                                                               Giovanni Cassata
                                                                                                Rosario Giardina

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