Le prossime elezioni regionali

Ritratto di Angelo Sciortino

28 Agosto 2012, 12:00 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Forse qualcuno non se n'è accorto, ma sembra proprio che per le prossime elezioni regionali i Siciliani si troveranno a scegliere fra candidati, che hanno poco di candido e il cervello offuscato da una insana passione per il potere. Questi poco candidi candidati litigano fra loro e vorrebbero convincerci che ognuno di loro è l'unico che capisce come salvare la Sicilia e che è l'unico ad avere una strategia per riuscirci. Dimenticano, questi cervelli offuscati fino all'ottusità, che proprio loro sono i primi responsabili di questo marasma politico ed economico, che ha creato una situazione preoccupante per il nostro avvenire e quello delle generazioni future.

Vediamoli uno per uno questi eccelsi egoisti.

C'è un Crocetta, che all'Ikea ha trovato un PD in offerta speciale, e dichiara che con il suo sostegno ci darà un'Isola senza corruzione e una politica capace di risollevarne le sorti. Quella che crede un'offerta speciale, però, è soltanto un attrezzo già usato (male) e poco funzionante, per i fuori giri che il suo motore ha subito durante il sostegno di quel Lombardo, che meriterebbe l'ostracismo.

C'è pure l'ex ministro Micciché, che sta dimostrandosi esperto in fox-trot: un passo indietro e uno avanti. Ma anche siculamente geloso, perché non ha sopportato che il suo partner Musumeci ballasse con un altro, con quel PDL dal quale ha divorziato in nome della sua sicilianità, e se n'è separato con il broncio.

E quel Ferro, dal quale si è ricavato il più forcone dei forconi? Come tutti i forconi – e come tutti gli attrezzi manuali – egli c'è soltanto per essere utilizzato dal contadino di turno. Non sappiamo chi sarà questo contadino, ma certamente nel panorama degli aspiranti tali non se ne vedono di bravi, per cui sarà utilizzato malamente e forse verrà anche rotto irrimediabilmente.

L'elenco delle menti chiuse, che aspirano a perpetuare il loro potere, continua ancora e a esso se ne aggiungeranno altri prima della presentazione ufficiale delle candidature. A ognuno di esse faremo un attento esame e lo sottoporremo agli elettori, perché abbiano la possibilità di scegliere con consapevolezza e con cognizione di causa da chi essere rappresentati. E se non ci sarà nessuno meritevole d'essere scelto, allora ci si potrà e ci si dovrà astenere dal votare. Così daremo un segnale della nostra intelligenza e della nostra volontà di non essere rappresentati da ottusi, quando si tratta del nostro avvenire, e da furbi, quando si tratta del loro interesse.