Le scelte urbanistiche : coerenza Politica o coerenza partitica ?

Ritratto di Saro Di Paola

3 Settembre 2012, 09:10 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Tre dei quattro punti che il Consiglio comunale ha in trattazione nella seduta di oggi, 3 settembre 2012, attengono a scelte urbanistiche :
due piani di lottizzazione e la localizzazione di un programma costruttivo di edilizia convenzionata agevolata.

Quanto riesco a cogliere dalla enunciazione dei tre punti nell’ordine del giorno che è stato pubblicato mi fa ritenere assolutamente irrilevante dal punto di vista delle ripercussioni territoriali il piano di lottizzazione relativo alle tre unità abitative unifamiliari da realizzarsi, in contrada Capo Plaia, nella sottozona “M”.
Sia in termini di incrementi di carico sui servizi e sull’assetto delle infrastrutture di cui il territorio è dotato e sia,anche, in termini di mutazioni territoriali.
Tre unità abitative cambiano pochissimo, quasi nulla, in una porzione di territorio, piatta, dove tra gli ulivi ed al posto degli ulivi, ne sono state “saliate” centinaia di altre

A mio giudizio, quella nella sottozona “M”, è una “lottizzazione” – tra virgolette - perché è la negazione della lottizzazione – senza virgolette -.
Quella, cioè, che il Legislatore ha concepito come strumento di attuazione del PRG, nella Legge fondamentale dell’urbanistica – la 1150 del 1942 -  e nelle successive che la hanno integrata e modificata.

Sottoporre tale lottizzazione all’esame del Consiglio è, a mio giudizio, esercizio di formalità.
Mera.

Formalità assolutamente inutile rispetto alla teleologia urbanistica cui devono, o dovrebbero, essere ispirate quelle scelte che il Legislatore, nel settore, ha demandato, e demanda, alla più rappresentativa delle assisi di un Comune.

Discorso, assolutamente diverso, se non opposto, vale, invece, per l’altra lottizzazione in S. Ambrogio.
Infatti, tale lottizzazione, anche se l’enunciazione del punto, in patente discrasia con quella della "lottizzazione" di cui ho detto, non permette di sapere il numero delle unità abitative previste e, neanche, quale sia la sottozona di PRG nella quale le stesse dovrebbero essere realizzate, dovrebbe articolarsi in un numero di unità abitative molto più elevato.

Ciò in una porzione di territorio che, anche per la sua accidentata orografia, è rimasta pressocché intonsa, a monte di una borgata con un equilibrio formale assai delicato, priva di infrastrutture, carente di servizi e servita da due strette strade.

Una per accedervi ed una per uscirvi.

Per il Consiglio sarà una brutta gatta da pelare!
Non sarà facile, infatti, riuscire a conciliare le istanze, legittime, dei proprietari con le peculiarità formali, strutturali e viarie della borgata.

Non meno brutta da pelare sarà la gatta della localizzazione di un programma di edilizia sovvenzionata.
Ciò perché tale “gatta” altro non è se non l’adozione di una variante al PRG.
Una variante che, giocoforza, dovrà conferire parametri edilizi più vantaggiosi, molto più vantaggiosi, ad un terreno privato.
Così, almeno, lascia intendere l’enunciazione del terzo punto che - evviva la trasparenza - è ancora più scarna di quella del punto precedente e nulla lascia trapelare per quanti non abbiamo accesso alle “carte” del Consiglio.

Non entro, minimamente, nel merito delle scelte che il Consiglio andrà a fare.
Ammesso che avesse quel minimo di valenza che non ha, a farlo sarei un presuntuoso.
Non conosco “le carte”.

Conosco, invece, benissimo le posizioni che, direi storicamente, i partiti e gli uomini dei partiti hanno assunto rispetto a varianti al PRG e piani di lottizzazione.
Piccoli o grandi che siano stati.
Per interventi di edilizia residenziale e per interventi finalizzati al miglioramento ed all’incremento della vocazione turistica della nostra città.

Conosco, altresì ed altrettanto bene, le motivazioni con le quali, partiti e uomini dei partiti, nel tempo, si sono trincerati per giustificare le loro scelte.
Per sostenere la coerenza, nel tempo, delle loro posizioni.
Dei partiti della prima repubblica e dei succedanei della seconda.

È stata, nel tempo, coerenza urbanistica che altro non sarebbe stato se non coerenza Politica o è stata coerenza di partito e/o di schieramento ?
Già stasera potremo capirlo.

Saro Di Paola, 3 settembre 2012