Il Caso “Localizzazione area, programma costruttivo Ditta Puglisi Vincenzo s.r.l."

Ritratto di Pino Lo Presti

5 Settembre 2012, 04:34 - Pino Lo Presti   [suoi interventi e commenti]

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L’ingegnere J. I. Duca Responsabile dell’Ufficio “LL.PP-Edil.Privata-Espropri e P.R.G.”, dopo una esaustiva esposizione sulla legittimità della richiesta al Consiglio Comunale avanzata dalla Ditta Puglisi, di Gangi, di cambiare la Destinazione d’uso di un’area di sua proprietà (ex Coco) in località Ogliastrillo, di circa 10.000 mq, da “agricola” in “edificabile” per realizzarvi un complesso di edilizia convenzionata, lo aveva detto chiaro: (in sintesi) per quanto non conforme al PRG vigente tuttavia il programma edilizio risulta compatibile; la scelta di procedere, in sostanza, ad una “variante al PRG”, per accogliere detto Programma è eminentemente politica e, come tale, di competenza esclusiva del Consiglio comunale!


 

La richiesta di “localizzazione” di un programma di edilizia abitativa convenzionata, trova la sua giustificazione nel fatto che nel nostro PRG non sono previste zone di espansione “abitative”, in ragione della stabilità dell’andamento demografico della popolazione residente, ma solo insediamenti turistico-residenziali.
Questa precisa “localizzazione” trova inoltre giustificazione per tutta una serie di parametri urbanistici ampiamente esposti, anche se resta il fatto macroscopico che mal si comprende un intervento edilizio di carattere abitativo urbano a tanta distanza dal centro cittadino.

Un altro punto debole, non secondario - a mio avviso -, nella pur legittima richiesta, è che questa non viene avanzata in presenza di una necessità abitativa espressa da un già esistente gruppo di persone attualmente residenti a Cefalù; si chiede solo, in sostanza, di poter variare la destinazione d’uso di quell’area per localizzarvi un Programma edilizio di cui si conosce solo il nome della Ditta che dovrà realizzarlo e il fatto che c’è già una linea di credito aperta per avere le sovvenzioni pubbliche ma dove sta la “necessità abitativa”, quali sono i soggetti che la manifestano ad oggi non è dato di saperlo.

In sede di successiva approvazione della Convenzione con il Comune, per la realizzazione del reale progetto costruttivo (di cui attualmente non si conoscono - ne è dovuto - neanche gli elaborati di massima) sarà il Consiglio a stabilire non solo i parametri edilizi (volumi, altezze, ecc...) ma anche i requisiti di chi parteciperà al Programma (se residenti o meno, se appartenenti ad una fascia di reddito o meno), ed alcuni impegni (se si potrà cedere la proprietà dopo cinque, dieci o x anni).
Il rischio (non infondato) è che infatti che qualcosa che nasce in un modo (per avere così finanziamenti ed autorizzazioni) poi finisce per diventare altro. A Cefalù vi è al riguardo una ricca e variegata statistica.



Per chi si attendeva dalla Amministrazione Lapunzina un deciso stop ad ogni ulteriore cementificazione del territorio in assenza di precise esigenze abitative della popolazione residente, e dunque uno stop ad ogni spiraglio di “speculazione edilizia” sul nostro martoriato territorio, è stata una spiacevole sorpresa il voto compatto della Maggioranza consiliare a tale “compatibile ma non conforme” proposta della citata Ditta Puglisi, di Gangi.



Che abbia pesato la co-cittadinanza del nostro Sindaco con quella del sig. Puglisi o che il sig. Coco sia stato tra i grandi elettori del Sindaco in carica, sono dubbi legittimi  che il futuro non mancherà di fugare.
Altra sorpresa è venuta dal voto favorevole di uno dei due Gruppi consiliari di Opposizione, quello del "PDL-Urbe Città Nuova", composto dal consigliere, dott. Mauro Scialabba (capogruppo), dal consigliere, sig. Marco La Rosa e dal consigliere, avv. Giovanni Iuppa.
Si dice che, all’ultimo momento il consigliere Marco La Rosa abbia ricevuto un telefonata dalla Vicari ma sono voci che lo stesso consigliere potrà ben smentire.



Gli unici contrari al momento del voto sono stati i consiglieri del Gruppo “Grande Sud”, composto dal consigliere, sig. Vincenzo Liberto (capogruppo) assente, dal consigliere, prof.ssa Patrizia Messina, dal consigliere, sig. Mauro Lombardo, dal consigliere, dott. Rosario Giardina.



Vi era stata una precedente richiesta di rinvio del Punto, avanzata dalla consigliera P. Messina che aveva avuto però solo il voto favorevole dei quattro del suo Gruppo ma anche di Giuseppe Genovese capogruppo di “Svolta Democratica”, a cui aderiscono inoltre il consigliere, dott. Salvatore Curcio, e il consigliere, sig. Pasquale Fatta.

Allo stato attuale, al di là di tutta la “brodaglia” giuridico-normativa con cui è stata “impupata” la cosa, resta che un signore che possedeva un terreno agricolo lo ha venduto ad una Ditta edile per un valore probabilmente non agricolo, realizzando - come si fa a non pensarlo - un congruo guadagno.
Una Ditta edile “rischiando” (ma questa è una favola per gli allocchi) ha comprato un terreno agricolo, “fiducioso”, non tanto e non solo nella legittimità giuridica della sua richiesta ma evidentemente soprattutto nella volontà politica della Amministrazione di accettarla, concedendogli una, sostanzialmente, Variante di destinazione d’uso!

Per chi auspicava una decisa svolta nell’uso della Terra residua del nostro territorio (“ogni lembo di terra residua deve essere recuperato e valorizzato nelle sue potenzialità naturalistiche, ambientali, paesaggistiche e non ultimo agricole”)  un ulteriore segnale di disillusione, che fa seguito al silenzio circa l’idea, da questa pagine avanzata, di utilizzo della tenuta Bordonaro a laboratorio di qualità di prodotti agricoli e sapori autoctoni  (Vedi: http://www.qualecefalu.it/node/202), e al recente rilievo, fatto dal prof. Macaluso dalle pagine di Cefalunews, circa l’assenza di progetti per l’agricoltura nel Piano triennale delle OO.PP. a fronte di una realtà produttiva agricola statisticamente consistente e che da segni di vivacità soprattutto giovanili (Vedi: http://www.cefalunews.info/0my/ppiano.asp?id=21527#alto).

Una occasione, questa del Punto 4 dell’O.d.g. del C.C. del 3 settembre 2012, almeno simbolicamente, persa, per la chiarezza programmatica della Amministrazione Lapunzina!

Commenti

Perché la maggioranza che la sostiene e i tre consiglieri piccoli piccoli del PDL e di Urbe-Città Nuova per l'ometto avrebbero dovuto consigliare correttamente l'Amministrazione? Si è trattato soltanto di una scelta del peggiore politicume, di quel politicume saccente e pericoloso come tutte le ignoranze attive, al quale le amministrazioni degli ultimi quindici anni ci hanno abituati. Un politicume che continua, purtroppo. Continua in mezzo alle aiole fiorite, che sono destinate a restare l'unico verde di Cefalù, se si continua così.

Per amore di verità alla tua coraggiosa e corretta ricostruzione manca solo la precisazione che il più agguerrito oppositore alla delibera sia stato il consigliere Barranco il quale ha messo agli atti il suo intervento tecnicamente elaborato perché né rimanesse precisa traccia.

è stata una svista perchè mi ero scordato (e me ne scuso) che non appartiene al gruppo  "Grande Sud" (di cui ho preso i nomi con il "copia e incola") ma al Gruppo misto.
Questa mattina andrò da Lucia Greco per farmene dare un copia e pubblicarla assieme ad un sintetico resoconto del Consiglio che stiamo preparando assieme ai ragazzi di Cefaluweb.
Colgo l'occasione per invitare i consiglieri, quando facciano degli interventi di particolare valore politico, di inviarci copia del documento anche per rendere più facile un lavoro improbo di chi, come me, negli anni ha realizzato (tra DonLappanio e L'altraCefalù) oltre  centoventi  resoconti puntuali dei consigli comunali tra non poche difficoltà.

Più del voto e più dei rappresentanti del popolo che lo hanno espresso, a sorprendermi è stato il fatto che nessuno abbia spiegato la ragione, le ragioni, o la "ratio politica" complessiva del voto favorevole.
Nessuno dell'amministrazione che quel voto ha chiesto al consiglio.
Non uno solo dei consiglieri che quel voto hanno espresso.

Nella storia amministrativa di Cefalù non era mai accaduto!
In passato, nelle occasioni in cui il Consiglio comunale è stato chiamato a dare risposte ad istanze, con rifluenze urbanistiche, di privati, è accaduto, sempre, che, alla relazione tecnica dell'ingenere capo del Comune nella "prima repubblica" ed a quella del responsabile del servizio urbanistica nella "seconda repubblica",è seguito, sempreun intervento politico con il quale il Sindaco e/o l'assessore al ramo hanno illustrato al Consiglio ed alla Città la ragione, le ragioni, o la "ratio politica" complessiva della scelta urbanistica che l'Amministrazione sottoponeva al voto del Consiglio.
All'intervento dell'Amministrazione è sempre seguito l'intervento di uno, o più consiglieri, che hanno illustrato  la ragione, le ragioni, o la "ratio politica" complessiva, per le quali o per la quale il consigliere, o i consiglieri, avrebbero condiviso con il voto che andavano ad esprimere la proposta dell'Amministrazione.

Il fatto che sia avvenuto, consente di affermare che, il 3 settembre del 2012, ha segnato una svolta nella storia urbanistico-amministrativa di Cefalù e nella gestione di un settore, quello urbanistico, che è più delicata, molto più delicata, della gestione del settore finanziario.
Infatti, se gli errori di gestione nel settore finanziario, financo quelli che possono portare al dissesto finanziario dell'Ente, sono reversibili nel senso che possono essere subiti e pagati  dai cefaludesi, in uno o due lustri, gli errori di gestione nel settore urbanistico sono irreversibili e saranno subiti e pagati dai cefaludesi di tutte le generazioni a venire.  

Le scelte nel settore urbanistico devono essere operate nel segno della Coerenza Politica.
Non nel segno della coerenza partitica e/o di schieramento.
Meno che meno, nel segno della coerenza "palettara".
Quella che fa scambiare il voto, cioè la scelta per la Città, di un rappresentante del popolo sovrano, per un'alzata di mano.
Quella che fa esaurire il voto -lo ripeto-, cioè la scelta per la Città, di un rappresentante del popolo sovrano, in un'alzata di mano
Quell'esercizio fisico che, a chi è seduto su uno scranno istitizionale, procura lo stesso beneficio di una flessione, o di una chinata, di schiena.
Generalmente.
E' ovvio.

Il superiore commento avrei potuto inserirlo in un post con il quale avrei dato seguito a quello (http://www.qualecefalu.it/node/728) che, prima del voto del Consiglio, ho pubblicato sotto il titolo "Le scelte urbanistiche : coerenza Politica o coerenza patitica ?".
Ho preferito pubblicarlo come commento al post di Pino Lo Presti, sotto lo stesso titolo "La coerenza palettara" che al mio post avrei dato.
Per evitare la "dispersione" delle riflessioni sulla stessa questione, quella della gestione del settore urbanistico che, più di ogni altra, segnerà il futuro di Cefalù.
Quella che, più di ogni altra, deve farci interrogare su "QUALE CEFALU'" intendiamo consegnare, e consegneremo, alle future generazioni. 

Riporto qui di seguito l'intervento del consigliere Barranco. L'unico consigliere che abbia espresso critiche e che abbia motivato il proprio voto.

INTERVENTO DI GIOACCHINO BARRANCO

Appunti sulla proposta di Delibera di C.C. n° 98 del 23/07/2012, avente per oggetto: “Localizzazione area, programma costruttivo, Ditta Puglisi Vincenzo s.r.l. per la realizzazione di un programma costruttivo di edilizia convenzionata agevolata”

- con istanza del 16 marzo 2011 la ditta ha inoltrato richiesta per l’assegnazione di un area interna al PPEP o nelle aree edificabili comprese nelle zone di espansione;
- con nota dell’11/08/2011 il Responsabile del Sevizio Ing. Duca nel riscontrare la richiesta della Ditta Puglisi scriveva testualmente:”…si comunica che il Comune di Cefalù ha in corso l’elaborazione del nuovo P.R.G. nel cui ambito si sta verificando il nuovo fabbisogno di edilizia residenziale pubblica con particolare riferimento alle proporzioni tra edilizia residenziale privata ed ERP. Si ritiene quindi che solo in tale ambito il Comune potrà programmare nuove iniziative ERP tese a soddisfare il solo fabbisogno locale”;

Per circa un anno tutto tace.
Solo in data 28 Giugno 2012 e successivamente in data 10 Luglio 2012 la ditta Puglisi integra l’istanza di cui in premessa.
Ma vi è di più.
Il 20 Luglio 2012 con atto di compravendita e il 24 luglio 2012 con atto di permuta, la ditta Puglisi diventa proprietaria dell’area oggetto della presente Delibera, area su cui insediare il Programma Costruttivo e, come per incanto, in data 27 Luglio l’Ing. Duca propone al Consiglio Comunale la Delibera in questione di localizzazione dell’area.

A modesto avviso di chi vi parla, l’atto è viziato da una serie di problematiche che adesso mi appresto a spiegare.
Innanzitutto è viziata da un difetto di legittimità.
Infatti, nella nota di diniego dello scorso mese di Agosto, l’Ing. Duca sostiene che essendo in corso l’elaborazione del nuovo P.R.G. si sta verificando il nuovo fabbisogno di edilizia residenziale pubblica anche in proporzione con l’edilizia privata.

EBBENE tale fabbisogno è stato verificato?

Se si, siamo pronti ad ascoltare e quindi valutare i risultati di tale verifica, che speriamo siano elencati in una corposa e motivata relazione tecnica dello stesso Funzionario, nel caso in cui la verifica non fosse stata fatta come viene proposta la Delibera oggetto di discussione?
Mi spiego meglio: se il presupposto per potere valutare l’istanza della Ditta Puglisi è la verifica del fabbisogno nel Nuovo PRG di edilizia residenziale, se la verifica non è stata fatta allora non è legittimo emettere alcun atto.
Nel caso in esame, però, ciò accade e pertanto la Delibera è viziata da un difetto di legittimità.
Inoltre, l’atto è pieno di contraddizioni e le sottolinea anche lo stesso Ing. Duca.
Nel corpo della Delibera, lo stesso Responsabile di Servizio afferma che l’area in questione, di estensione superiore ad un ettaro, ricade interamente nella sottozona Q2 del vigente PRG, ma l’intervento è prossimo” ad altre zone residenziali.
Ma che significa che l’area di estensione cospicua è interamente in zona agricola ma….prossima ad altre zone residenziali?
Dal punto di vista urbanistico che valenza può avere il fatto che un’area a vocazione agricola è prossima ad altre zone residenziali?
Se dovesse accettarsi tale principio, visto che il P.R.G. della nostra Città è pieno di zone agricole in prossimità di zone residenziali, sarebbe opportuno apportare una serie di varianti tali da uniformare in zone residenziali tutte le aree agricole.

Un’altra contraddizione.
Sempre nella parte motiva della Delibera si Legge: “Accertato che l’area interessata , tenuto conto della tavola “12A” dell’approvato schema di massima inerente la variante generale piano regolatore vigente, ricade in “interventi di riordino urbanistico-edilizio, infrastrutturazione e completamento con insediamenti turistici” che sostanzialmente nella zona si sovrappone in parte con le attuali zone “F5” di piano le quali sono destinate ad unità turistiche stagionali e servizi relativi
Nello schema di massima della variante al PRG, e su tale argomento ritornerò a breve, l’area ricade in una zona in cui si prevede oltre che il riordino urbanistico, anche il completamento con insediamenti turistici, non è una contraddizione che andiamo a mettere fin d’ora una bandierina vincolando l’area a residenza?
Che significato si dovrebbe dare alla affermazione “…sostanzialmente si sovrappone in parte con le attuali zone F5…”
Onestamente sono ancora alla ricerca di una spiegazione.

Ma la contraddizione che più risalta agli occhi è la seguente.
Nella parte propositiva della delibera testualmente si legge: “…dare atto che l’intervento è compatibile, anche se non conforme allo schema di massima, approvato con deliberazione n° 83 del 4/08/2010 del Commissario ad Acta”.
Intanto la delibera è la numero 93 e non già 83, ciò per precisione.
In cosa consiste la contraddizione? Subito detto.
Quante volte l’ing. Duca nell’esaminare le proposte dei privati ha preso come riferimento lo schema di massima alla variante al PRG.
Quante volte l’Ing. Duca nell’apporre parere su una pratica edilizia si è espresso con la formula “….è compatibile anche se non conforme”.
Non solo si fa riferimento ad uno schema di massima della variante al PRG che, benché approvato dal Commissario ad Acta, non ha ancora alcun effetto legale, ma cosa vuol dire che la localizzazione in esame benché non sia conforme è compatibile?
Che significato vuole dare l’Ing. Duca alla parola compatibile?
In Urbanistica cosa vuol dire compatibile ma non conforme?
Alla data del 23 Luglio quali erano i “recenti sviluppi” per cui sarebbero stare superate le problematiche inerenti la saturazione dell’impianto di depurazione?
In quante pratiche edilizie l’Ing. Duca ha dato parere favorevole o al più condizionato adducendo la stessa motivazione e cioè che saranno superate le problematiche del depuratore?
Ha forse ritirato i pareri contrari motivati dall’insufficienza del Depuratore di Sant’Antonio.

Riassumiamo:
1) la Delibera è viziata da un difetto di legittimità;
2) la localizzazione è in variante allo strumento edilizio vigente ma non conforme allo stesso;
3) la localizzazione è compatibile benché non sia conforme allo schema di massima in variante al PRG;
4) la questione del depuratore di Presidiana è finalmente risolta?

In ultimo, dove è il verbale MOTIVATO di approvazione del Responsabile del Servizio con cui esprime PARERE FAVOREVOLE alla localizzazione in questione?

I dubbi sono tanti

L'incoerenza è del Partito Democratico e non del PDL.

Il Pdl ha votato secondo la propria ideologia che è nota e continuativa rispetto alla Giunta Vicari.

Ciò che è palesemente incoerente è l'atteggiamento del Partito Democratico che in passato ha sistematicamente votato contro Delibere del genere definendole "scempio urbanistico"  mentre ora improvvisamente non lo è più

Tutto ciò è stato correttamente fatto presente da Marco Larosa nel suo intervento, anche se misteriosamente, non ve n'è traccia nei media.

Una premessa.
Io sono un giovanissimo consigliere, non ho assolutamente competenze in ambito urbanistico; diciamo che sono stato a leggere tanti documenti, ho tentato di farmi una idea, sulle varie proposte di localizzazione o lottizzazione ma mi sono anche documentato su circa 10 anni di precedenti amministrazioni, dove tutte le delibere consiliari che trattavano argomenti di natura urbanistica, vuoi per un motivo, vuoi per un altro, lei Sindaco ha sempre votato, a qualsiasi cosa, contro, o si è astenuto, o si è assentato  (“no”, dice il sindaco “assentato mai”; “si per il “club med”,  risponde La Rosa, “ero ammalato” dice il Sindaco, “ma ce n’è anche un’altra” aggiunge La Rosa),  e, guarda caso, è stato tutto approvato all’unanimità.
Ora, quello che mi è rimasto più impresso  sono le sue considerazioni (che giustamente sono state messe a verbale) dove giustamente lei non faceva altro che ribadire, sia alla Giunta Vicari poi a quella Guercio,  che Cefalù ha bisogno urgentemente di un nuovo strumento urbanistico. 
Quindi (tornando al discorso del giovane consigliere) -  visto che lei ha sempre richiesto che si portasse, il prima possibile, questo strumento urbanistico -, da giovane consigliere, sapendo tutto quello che si è verificato negli anni in merito a questa questione, pensavo che anziché lei presentarmi oggi una proposta di lottizzazione o una variante al PRG -  capisco le grandi difficoltà, però, magari -, prima di questo, potevamo discutere sul nuovo strumento urbanistico. Questo è quello che mi ha un po’  stranizzato, anche perché  la sua legittima scelta ... perché, ripeto, io, oggi,  sarei curioso di capire lei al posto mio cosa voterebbe.
Una affermazione che lei ha fatto mi ha molto colpito perché lei diceva che evidentemente a Cefalù  “non si vuole il PRG, perché, a Cefalù,  lo sviluppo ordinato urbano della città è  dettato  (queste sono parole sue, abbastanza pesanti ma che io potrei anche condividere) e dettato dai costruttori”.
E, oggi?  Oggi, come mai lei invece è aperto ... (interruzione del sindaco)... io stavo tentando di farle capire che per me c’è una incoerenza nella sua azione politica perché mi domando come mai in 10 anni, in opere dove non è che si doveva andare a costruire dei lotti, cioè delle case, delle residenze (si parlava di Progetti che con i Prust  si dovevano andare a costruire delle strutture che avrebbero creato un indotto notevole della città), e lei votava contrario.
Quindi, questo era... non avevo, non ho, capito questo passaggio; cioè c’è stato un cambio di coscienza?  Se è così, le dico che ha fatto bene!

Detto questo, io sono stato molto attento a quello che ha detto l’ingegnere Duca; avevo delle perplessità che sapientemente il consigliere Barranco le ha esposto,  e devo dire che - purtroppo mi rammarico -,  oggi, non mi sento  di, come dire, sostenere i miei colleghi di Opposizione. Perché ritengo che questo sia un progetto che - da quello che lei ha detto - mi ha convinto, e credo che tecnicamente si possa fare.
Anche perché credo che in un periodo di questo, dove l’indotto edilizio è stato paralizzato per tanto tempo, sarebbe un danno notevole non realizzare questo genere di opere, anche perché è un’opera che, secondo il mio modesto parere, potrebbe aiutare anche giovani coppie ad avere una prima casa o coloro che magari non sono nelle piene condizioni economiche di poterla avere.
Quindi, ho capito un po’ come funzionava questo tipo di edilizia convenzionata agevolata, e quindi - io non mi sono confrontato con il mio capo-gruppo, e gli chiedo scusa - però mi sento in dovere di votare favorevolmente.

Il consigliere La Rosa:

Signor Sindaco, lei non mi ha portato una proposta di un nuovo PRG, ma una proposta di lottizzazione. Perciò "mi sento in dovere di votare favorevolmente".

Mangiare sarde salate fa bere e il bere disseta, perciò mangiare sarde salate disseta.

Non dimenticate che esiste ancora una vicenda Cippone ancora aperta che presto arriverà in consiglio. Vedremo anche li la bulgara e silenziata maggioranza genuflettersi al volere del "migliore".