Una lettura per gli autolesionisti.

Sembra che la mia e altre prese di posizione sulla localizzazione a Ogliastrillo di un PEC (Piano Edilizia Convenzionata) non siano risultate gradite a chi questo piano l'ha votato, fidando sul fatto che esso, anche se non formale, è almeno compatibile. Ma compatibile con che cosa? Compatibile con quale tipo di urbanistica? Credevo di non starci più con la testa, come ha scritto ironicamente l'amico Salvatore Testa, che non è un ignorante astioso come me. Stavo riesaminando quel che avevo pensato e scritto con il massimo del senso critico, quando mi sono ricordato di un recente editoriale sul Corriere della Sera di Ernesto Galli della Loggia. Sono andato a rileggerlo e vi ho trovato quasi un plauso a quel che avevo scritto a proposito della pericolosa localizzazione, che tra l'altro sembra ricadere in una zona in cui in passato si sono concesse non poche sanatorie. Sanatorie che forse servono oggi a giustificare l'approvazione?

Comunque, quell'editoriale deve essere letto da chi ha espresso parere favorevole in Consiglio, dagli Amministratori e dal responsabile dell'Urbanistica. Lo allego, perciò, in questo mio breve intervento, perché esso dice meglio di me, con meno astio e con più serenità quello che io ho detto, trascinato dall'irritazione per aver scoperto di avere mal riposta la mia fiducia nelle passate elezioni e per essere destinatario dell'ennesimo schiaffo.

Ecco l'editoriale: Il paesaggio preso a schiaffi..pdf: