Comprensibile ma inaccettabile

Ritratto di Pino Lo Presti

23 Settembre 2012, 02:05 - Pino Lo Presti   [suoi interventi e commenti]

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Trovo personalmente sconcertante (per limitarmi) quanto scrive il prof. Antonio Franco su cefaluweb rispondendo a tre domande del suo staff, nei riferimenti a me, sia in merito alla vicenda della “localizzazione Puglisi” specie nei suoi aspetti consiliari, sia in merito alla “chiamata all’Ordine” del consiglio comunale del 10 settembre, ma anche per tutto il resto.

(Riportiamo, come dovrebbe essere d’uso, soltanto una parte, e, per chi fosse interessato alle altre, rimandiamo a http://cefaluweb.com/2012/09/22/le-risposte-di-antonio-franco-presidente...), leggiamo:

“Inizialmente il presidente del consiglio, Antonio Franco, apre una breve parentesi sugli accadimenti di questi ultimi giorni:

Rispondo volentieri alle domande poste dalla Redazione di Cefaluweb e mi scuso per il ritardo, dovuto al complesso momento politico-amministrativo che la Città sta vivendo: vorrei precisare che la “polemica” è derivata da una grossolana quanto offensiva “battuta” sui Consiglieri comunali da parte di un “opinionista”, a cui ho risposto con pari moneta tanto per mettere in chiaro che a giocare sul sarcasmo siamo bravi tutti;

Si riferisce a: Un elegante esercizio di fioretto ma nessuna risposta sul Punto (http://www.qualecefalu.it/node/768), e relativi commenti.

In particolare a questa parte:

“Un atto politico che nè il Sindaco, nè la sua Maggioranza consiliare (è un caso a parte il Gruppo di minoranza del PDL che si è unito nel voto favorevole) hanno spiegato ...
Un voto in silenzio, compatto e in riga, senza che “volasse una mosca” - “bulgaro” lo ha definito qualcuno - che lascia pensare, più che ad una discussione tra pari, ad un “ordine di ferro” a dei sudditi; già, forse perchè, dopo “il rischio coraggiosamente affrontato“ dalla Ditta Puglisi di comprare preventivamente un terreno (senza essere “sicura” che poi sarebbe diventato edificabile, sic!) forse, “non si poteva, nè doveva rischiare” che quel terreno restasse agricolo!

Mi domando: sta difendendo da Presidente del Consiglio tutti i consiglieri o quelli - nel caso particolare - della Maggioranza?


Prosegue, nelle sua breve parentesi iniziale, il prof. Franco a cefaluweb:


“... inoltre, ho voluto solo fare chiarezza su un episodio ingigantito dalla penna del “cronista” ma in sé del tutto normale nella vita del Consiglio comunale. È forse offensivo, addirittura per la libertà di stampa, chiedere, del resto su richiesta specifica di uno o più consiglieri, che fotografi e teleoperatori stiano nello spazio per il pubblico? Ci tengo a sottolineare che non sono diventato, ex abrupto, un despota intollerante: ho permesso e permetterò sempre, nei limiti dettati dalla Legge, foto e riprese del Consiglio, che sono perfettamente compatibili con il Regolamento, in quanto si può fotografare e tornare al proprio posto, si può usare lo zoom… si può anche evitare di fare il ritratto (lo dico scherzosamente) al pelo del naso del singolo Consigliere! Ma veniamo alle risposte”.

Si riferisce a: L’esecuzione della Sentenza (http://www.qualecefalu.it/node/805), e relativi commenti
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Particolarmente interessanti le risposte alla 1° domanda e alla 3°

1) Esiste a Cefalù un problema legato all’informazione? Reputa faziosi alcuni giornali telematici?

3) Come valuta il modo in cui l’Amministrazione Comunale sta gestendo la comunicazione esterna (verso i cittadini e gli stakeholder esterni)?


Lascio a voi l’onere di leggere attentamente “gli atti” e trarre conclusioni.
Questo è tempo in cui è richiesto un maggiore onere “nel” pensare e “per poter” pensare, e ciascuno si deve farsi carico del suo!

Rimane inevasa la nostra domanda al prof. Franco (che non verteva su “polemiche” come quelle a cui "a tratti" sembra rispondere su cefaluweb):

Una domanda al prof. A. Franco sul Museo Archeologico (http://www.qualecefalu.it/node/816)

Naturalmente non gli faremo mai quella (che già tantissimi gli avranno fatto) sul come è stato possibile, dopo aver quasi dato del “mafioso” a un noto personaggio locale, abbia poi accettato la carica di Presidente del Consiglio con i voti del Gruppo espressione della Lista fortemente patrocinata dallo stesso, ed - in quanto leader del locale PD - anche un suo Assessore in Giunta.

Certo ci resta la curiosità di cosa abbia risposto a quei tantissimi ... ma anche sul museo, soprattutto se ci abbia mai creduto (in tutti e due i casi)!
Mi viene "il dubbio" (purtroppo) perchè l’unica qualità che "al dunque" riesco a riconoscergli (da un punto di vista umano e politico) è solo una  prosopopea oratoria mediocre; per il resto, sembra continui a parlare da solo, non rispondendo e facendo finta di non sentire e soprattutto di non capire (ma non è il solo dalle sue parti).

E' la fine di ogni residua speranza di "un'Altra Cefalù"; ormai non ci resta da chiederci: "Quale Cefalù"?

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Altro materiale che può essere servito da spunto al prof. Franco (chi vuole può dare un’occhiata) lo troverete in:
Il Caso “Localizzazione area, programma costruttivo Ditta Puglisi Vincenzo s.r.l”  (http://www.qualecefalu.it/node/748)