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I lavori della ferrovia e il calendario sbagliato del Sindaco [2]24 Novembre 2015, 14:38 - Angelo Sciortino [1] [suoi interventi [3] e commenti [4]] |
Dopo una riunione del Consiglio comunale del 2013, in cui si comunicava l'intenzione di chiedere che i lavori per la galleria del raddoppio ferroviario dovessero cominciare da est piuttosto che da ovest, per limitare l'impatto ambientale; dopo una o due conferenze di servizio nel 2015, seguite all'approvazione definitiva del progetto esecutivo, che prendeva atto delle osservazioni e disposizioni della Sovrintendenza e di altri organi regionali, conferenze in cui non è stata chiesta o ottenuta alcuna opera di compensazione, leggere la dichiarazione del Sindaco, riportata sotto
rende lecito chiedersi se siamo in presenza di un amministratore o di un agitatore. Se questo Paese ha ancora la forza di sopportare tanta improvvisata incompetenza e tante parole per nascondere ogni ovvia verità. Soprattutto la verità che Cefalù sta per affrontare almeno dieci anni di martirio e di guerra, non traendone alcun vantaggio, perché chi è stato scelto per rappresentarla parla come se la realtà fosse come egli la sogna in una sorta di delirio di onnipotenza.
E non alludo soltanto al Sindaco, ma anche ai consiglieri comunali, che lo lasciano fare, opponendogli il loro irresponsabile silenzio. Un silenzio che potrebbe lasciare Cefalù in preda a un vero e proprio sventramento senza essere ripagata, come avviene ovunque in Italia e come è avvenuto nella vicina Campofelice di Roccella, che ha ottenuto opere di compensazione di grande valore, pur non avendo subito gli stessi danni ambientali, che Cefalù si appresta a subire.
Questa volta non possiamo e non dobbiamo accettare che il Sindaco scarichi le colpe sul passato e sugli Amministratori che l'hanno preceduto, perché esse sono sue e dei burocrati degli uffici tecnici, che non hanno saputo intervenire per imporre la difesa di questo povero Paese dis-amministrato. Sì, dis-amministrato, perché non è vero che le opere di compensazione potevano chiedersi nel 2003. Esse dovevano essere chieste nel 2015 nella conferenza dei servizi, all'atto dell'approvazione del progetto esecutivo.
Non so se a Cefalù c'è ancora qualcuno che si fida delle parole del Sindaco, ma se c'è, che intervenga subito per consigliarlo di smetterla di scaricare le responsabilità su capri espiatori del presente e del passato e finalmente ammetta i suoi errori e cerchi buoni consigli per rimediarvi. Soprattutto, questo illuso, lo inviti a rispondere correttamente alle critiche e non sfuggevolmente come una saponetta caduta nella vasca da bagno.