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Stiamogli lontani! [2]30 Novembre 2015, 22:44 - Angelo Sciortino [1] [suoi interventi [3] e commenti [4]] |
Un cefalutano, rivolto al Sindaco, che tre anni fa aveva votato, così gli ha detto: “Tu mi sei stato vicino nei momenti difficili, ora ho capito che i momenti difficili ci sono quando tu mi sei vicino!”
Questo cittadino sta vivendo quest'ultimo momento di tale vicinanza con la speranza che le conseguenze dei momenti difficili non vadano oltre le elezioni del 2017 e l'allontanamento del Sindaco dopo la sua bocciatura elettorale.
Vorrei tanto dire a questo cittadino che la sua speranza non potrà che essere soddisfatta, ma purtroppo non è così. Non è così, perché gli attuali momenti difficili non sono stati affrontati con la competenza e la volontà necessarie. Le cose sono ancora peggiori, se si riflette che anche i momenti felici, come quello del riconoscimento UNESCO, vengono affrontati con l'improvvisazione e nulla o poco viene fatto per rendercene meritevoli, cosicché potrebbe accadere che venga ritirato il riconoscimento.
La verità di tutto ciò è affidata, però, alla prova dei fatti. I fatti! Ma i fatti non si avverano come i sogni. Essi sono la conseguenza dell'oggi, di quanto oggi si costruisce, per dare una base stabile al futuro. E se oggi non si ha un progetto o una strategia per lo sviluppo della Città, sarà giocoforza che a costruire le basi del nostro futuro siano una volta le ferrovie, un'altra un contributo per una festa e un'altra ancora una decisione giudiziaria, come quella dei tavoli sequestrati sul Lungomare.
Sarebbe ora che i cittadini cominciassero finalmente a dire chiaramente, a voce alta e a viso scoperto la loro opinione sul modo di procedere di questa Amministrazione, che quando scrive e quando parla non si preoccupa di spiegare le sue azioni o agitazioni, ma soltanto di sottrarsi con le mistificazioni o con le accuse personali alle critiche, come fa sempre più spesso, quando le dichiara figlie di ipotetiche mire politiche e non di un tentativo di correggerla.
A scanso di equivoci, dichiaro che non ho alcun fine politico, ma soltanto il desiderio di vedere Cefalù salvarsi dall'attuale marasma; di vedere Cefalù, che torna la splendente Perla del Tirreno, che vidi nascere quando ero ancora un bambino e che ora, da vecchio, vedo in agonia, abbandonata alle chiacchiere e surclassata da altri paesi vicini, che un tempo guardavano a essa come alla città capofila di un rilancio di tutto il territorio circostante.
Queste tristi riflessioni sono diventate ancora più dolorose da quando ho ascoltato il Sindaco parlare del raddoppio ferroviario e delle relative opere di compensazione, delle quali ancora si ostina a non comprendere la vera natura e che dichiara, come ha fatto alla radio, frutto soltanto dell'ignoranza degli “opinionisti”, mostrati quasi come eretici della fede nella sua onnipotenza.
Ebbene, se io sono uno di questi “opinionisti”, sono onorato e orgoglioso di essere un eretico!