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Servizio Idrico Integrato: gli ultimi sviluppi della vicenda nei botta e risposta tra Sorgenti Presidiana, Comune ed AMAP [2]2 Aprile 2016, 07:23 - Saro Di Paola [1] [suoi interventi [3] e commenti [4]] |
Nella storia del Servizio Idrico Integrato, il 31 marzo 2016 potrebbe risultare un giorno cruciale.
Infatti oltre alla lettera del Sindaco, pubblicata ieri, un’altra lettera porta la stessa data.
È quella che Sorgenti Presidiana ha indirizzato ad AMAP, al Sindaco e a tutti gli Enti coinvolti nella vicenda della titolarità della gestione del S.I.I., oltre che alla Prefettura ed alla Procura della Repubblica di Palermo.
In tale lettera due sono i passaggi, a mio giudizio, più gravi.
Per i rischi, che sottendono per il Comune di Cefalù.
Il primo passaggio è quello, nel quale Sorgenti Presidiana ricorda che “il concedente della “progettazione, costruzione e gestione dell’impianto di potabilizzazione” è e rimane il Comune di Cefalù, che in siffatta situazione di incertezza, resta obbligato alla corresponsione degli oneri relativi al servizio di potabilizzazione essendone comunque il fruitore con o senza titolo”.
Il secondo passaggio è quello all’ultimo capoverso, nel quale Sorgenti Presidiana, ribadisce che, nel perdurare dell’incertezza nell’individuazione del gestore del S.I.I. ,“sarà costretta a sospendere l’espletamento del servizio di potabilizzazione”.
Il passaggio è rischioso, almeno quanto il primo, perché, nel giudizio che, ineluttabilmente, Sorgenti adirà, nessun Giudice potrebbe coinvolgerla nelle responsabilità della sospensione.
Il che farebbe scattare, automaticamente, la clausola prevista dall’articolo 25 della Convenzione, che regola i rapporti tra Sorgenti e Comune, nel contratto di projet financing, in base al quale Sorgenti Presidiana ebbe a progettare e costruire il potabilizzatore con il corrispettivo di averne la gestione per 25 anni.
Tale clausola, testualmente, recita:
“il concedente (cioè il Comune) assicura al Concessionario (cioè Sorgenti Presidiana) il ritiro e pagamento della quantità minima garantita pari a 2.000.000 di mc/anno”.
Il che, tradotto in soldoni, significa che il Comune dovrebbe, comunque, corrispondere a Sorgenti Presidiana: 2.000.000mc x 0,47 €/mc = 940.000 euro annui.
“Vacanti chinu”.
Il che significa che Cefalù, oltre al danno di avere immessa in rete acqua non potabilizzata, avrebbe, pure, la beffa.
Alla lettera di Sorgenti hanno risposto, con immediatezza, il Comune di Cefalù ed AMAP.
La risposta del Comune:
La risposta di AMAP.
In tali risposte non si coglie nulla di nuovo rispetto a quanto Comune ed AMAP non avessero sostenuto e non si fossero detti e ridetti nella precorsa corrispondenza.
Al riguardo, mi limito a dire che risulta inadeguata, persino, la parafrasi dell'aforisma di Ennio Flaiano:
"a Cefalù, la situazione del servizio idrico è grave ma non è seria".
Il Sindaco di Cefalù ha, però, aggiunto qualcosa di nuovo.
Con un’altra lettera ad integrazione della precedente.
Una lettera, nella quale, il Sindaco, ha delineato la soluzione, che, nella qualità di Autorità Sanitaria Locale, adotterà “al fine di evitare che si verifichi la totale interruzione dell’erogazione dell’acqua dal pubblico acquedotto”.
Soluzione, che sarà quella di bypassare il potabilizzatore, immettendo in rete l’acqua greggia della sorgente di Presidiana e del pozzo di Santa Barbara.
Soluzione, che fa presumere già risolta la questione dei contratti di fornitura della energia elettrica per alimentare le pompe di sollevamento, che, ieri l’altro, è stata aperta dalla richiesta di disdetta avanzata ad ENEL da AATO1 Palermo.
Soluzione ovvia, perché l’unica,che, sic stanti bus rebus, può essere adottata.
Soluzione, che tantissimi cefaludesi, primo fra tutti Rosario Lapunzina, hanno auspicato sin da quando, nel 2005, è entrato in funzione il potabilizzatore.
Soluzione, che è l’unica che la Politica avrebbe dovuto scongiurare.
Soluzione, che è il fallimento della Politica.
Perché riporta Cefalù indietro.
Di oltre 10 anni.
Perché espone le casse del Comune al rischio di pagare “vacanti chinu”.
Le obbligazioni nei confronti di Sorgenti Presidiana, sono, infatti, ben altre rispetto a quelle, che, secondo il Sindaco, sono “direttamente connesse alla gestione del servizio”.
Sono le obbligazioni, che, nei confronti di Sorgenti Presidiana, il Comune ha assunto, il 31 maggio del 2000, con la stipula della convenzione del projet financing:
A prescindere da chi abbia detenuto, detenga e deterrà la titolarità del Servizio Idrico Integrato.
Dal 29 aprile del 2009, negli anni già passati e negli anni a venire.
Saro Di Paola, 2 aprile 2016